Sul web quasi 400 bufale sulla dieta, oltre 175 sulle cure alternative e più di 160 sulle cause dei tumori. È online il sito www.tumoremaeveroche.it: i cittadini possono rivolgere quesiti agli esperti
Un vero e proprio argine contro il dilagare delle fake news sui tumori. Nasce il primo portale contro le bufale in oncologia (www.tumoremaeveroche.it), realizzato da Fondazione AIOM e AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e presentato oggi al Ministero della Salute.
È lo spazio virtuale in cui i cittadini possono trovare risposte certificate a molte domande su cui negli ultimi anni presunti esperti (inclusi alcuni medici) hanno “elaborato” e diffuso teorie del tutto prive di basi scientifiche.
“Nel 2017 – spiega Fabrizio Nicolis, presidente di Fondazione AIOM – quasi 9 milioni di italiani sono stati vittime di fake news nel campo della salute. E il cancro è l’area della medicina più vulnerabile da questo punto di vista. Siamo partiti da un’analisi dello stato dell’arte: nel web e nei social circolano quasi 400 bufale su presunte cure alimentari, cibi ritenuti ‘super’ e da evitare inclusa la ‘digiunoterapia’, oltre 175 su cure alternative spaziando dai metodi Di Bella e Hamer all’uso del bicarbonato di sodio come rimedio fino alla ‘terapia della gioia’, più di 160 sulle cause del cancro, e almeno 85 su cosa si nasconda dietro la malattia per cui i tumori, ad esempio, regrediscono in maniera naturale”.
“La diagnosi di tumore – continua Fabrizio Nicolis – cambia la vita di una persona: l’attrazione per le terapie ‘non convenzionali’ è alimentata dal timore e, talvolta, dalla vera e propria disperazione causati dalla diagnosi di malattia e chi promuove queste teorie sfrutta la ricerca di speranza da parte dei malati e dei loro familiari. Internet è lo strumento principale con cui i cialtroni fanno leva sulle aspettative dei pazienti: in particolare i social media non sono controllabili, non filtrano le notizie e troppo spesso attribuiscono credito a messaggi fuorvianti, le cosiddette fake news. L’approssimazione scientifica talvolta caratterizza anche i consigli che, in assoluta buona fede, i pazienti si scambiano utilizzando i social network. Contro la disinformazione, serve un’alleanza fra clinici, Istituzioni, cittadini e media”.
È vero che il veleno di scorpione è efficace contro il cancro? È vero che esistono cibi che consentono di prevenire i tumori? Il forno a microonde causa il cancro? È vero che esiste una cura contro i tumori ma viene occultata dalle case farmaceutiche? È vero che alla base dell’insorgenza di un tumore vi è un evento traumatico? Sono solo alcune delle domande a cui gli esperti del portale tumoremaeveroche.it, da oggi online, rispondono.
“Nel 2017 nel nostro Paese sono stati stimati circa 369mila nuovi casi di tumore e il 60% dei pazienti è vivo a 5 anni dalla diagnosi: un risultato importante ottenuto grazie alla prevenzione e ad armi efficaci che spaziano dalla chirurgia alla radioterapia e chemioterapia, fino alle terapie a bersaglio molecolare e all’immuno-oncologia – afferma Stefania Gori, Presidente nazionale AIOM e Direttore del Dipartimento Oncologico dell’Ospedale Sacro Cuore-Don Calabria di Negrar-Verona -. È inaccettabile quindi che giovani pazienti, spesso sostenuti dai genitori come evidenziato in recenti episodi di cronaca, siano morti per aver scelto terapie sulla base di teorie totalmente prive di basi scientifiche“.
“Quindi, convinti che i clinici, pur nel rispetto delle scelte del paziente, devono lavorare per fornire informazioni corrette e mettere a disposizione strumenti per poter leggere correttamente le notizie, Fondazione AIOM ed AIOM hanno deciso di realizzare, per la prima volta in Italia, un portale esclusivamente dedicato a contrastare la disinformazione sui tumori. Vogliamo proporre un’informazione certificata, tempestiva e autorevole, che sappia indirizzare tutti i cittadini verso verità supportate dalla medicina basata sull’evidenza”.
“E’ stato istituito un board permanente di oncologi a cui i lettori possono inviare mail per ulteriori approfondimenti – sottolinea Francesco Schettini, membro del comitato scientifico del portale ‘Tumore, ma è vero che?’ e oncologo medico presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia dell’Università degli Studi ‘Federico II’ di Napoli -. Siamo partiti da più di 100 domande: ogni risposta contiene in calce le fonti a cui fare riferimento”.
Il portale, realizzato grazie al contributo non condizionato di Ipsen S.p.A., contiene una sezione generale (“Conosci il tumore”) con informazioni sulle neoplasie, sulle armi principali per affrontate la malattia, sulla prevenzione, la riabilitazione e i diritti dei pazienti. Il sito è poi diviso in sei sezioni principali (cancro, cosa si nasconde; cure alternative; alimentazione; cause e rimedi; piante e vitamine; cancro, una malattia moderna). Nella sezione “Scrivici” i cittadini possono rivolgere domande agli esperti.
“Accogliamo con favore iniziative come quella di Fondazione AIOM e AIOM che si inserisce nel solco del nostro progetto ‘Dottore, ma è vero che…?’, volto a combattere le bufale sulla salute mettendo a disposizione di tutti informazioni basate sulle migliori evidenze scientifiche – afferma Filippo Anelli, Presidente FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) -. Dobbiamo offrire ai cittadini una linea salda e univoca su questi temi”.
“La corretta informazione sui tumori rappresenta la prima medicina – sottolinea Antonio Federici, dirigente medico presso la Direzione Generale della Prevenzione del Ministero della Salute -, per questo abbiamo deciso di sostenere questa iniziativa. Vanno combattuti con forza i messaggi fuorvianti che negli ultimi anni hanno condotto molte persone colpite da tumore a scegliere terapie prive di fondamento scientifico. Il cancro non è un male incurabile, oggi esistono armi efficaci per affrontarlo. E tutti i cittadini devono saperlo”.
“I pazienti di oggi sono certamente molto più informati che in passato, ma questo non vuol dire ‘bene informati’. È importante sapere a quali fonti, accreditate, rivolgersi e dove cercare notizie per orientarsi – spiega Silvia Mari, dell’Associazione IncontraDonna Onlus -. Lo scambio di opinioni sui social network è importante perché permette di far emergere problemi spesso sottovalutati dagli stessi clinici. Servono però punti di riferimento certificati che sappiano rispondere in tempo reale alle domande dei pazienti”.
“Il nostro obiettivo – continua Fabrizio Nicolis – è fornire una guida costantemente aggiornata grazie alla collaborazione degli oncologi di AIOM, perché le scelte dei cittadini siano realmente consapevoli. Il nostro progetto proseguirà nei prossimi mesi con sondaggi rivolti a cittadini, clinici e pazienti e organizzeremo convegni con altre società scientifiche e associazioni dei pazienti sugli strumenti necessari per arginare i rischi prodotti dalle fake news”.
“La nostra azienda è orgogliosa di collaborare con Fondazione AIOM e AIOM, rendendo possibile un progetto così importante volto a promuovere la cultura scientifica fra i cittadini e i pazienti – conclude Thibaud Eckenschwiller, Amministratore Delegato di Ipsen S.p.A.-. Il nostro obiettivo principale è promuovere la ricerca medico-scientifica per ottenere nuove soluzioni terapeutiche innovative efficaci contro i tumori che migliorino la sopravvivenza dei pazienti garantendone una buona qualità della vita”.