I leader di Lega e Movimento 5 Stelle al Quirinale per presentare la squadra di Governo. Di Maio: “Momento storico, sarà un esecutivo politico”. Salvini: “Contiamo di lasciare ai nostri figli un Paese migliore”
Raggiunto l’accordo sul contratto di Governo i leader di Lega e Movimento 5 Stelle, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, sono stati ricevuti oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sul tavolo, a quasi tre mesi dalle elezioni del 4 marzo, la formazione del nuovo esecutivo gialloverde con i nomi del premier (Giuseppe Conte resta favorito per Palazzo Chigi) e della squadra dei ministri. Nomi sui quali dovrà poi esprimersi il Capo dello Stato.
I primi ad entrare al Quirinale per incontrare Mattarella sono stati Toninelli, Grillo e Di Maio del Movimento 5 Stelle. All’uscita il Capo politico pentastellato, sorridente, ha rilasciato alcune dichiarazioni. “Credo che oggi possiamo dire che siamo di fronte a un momento storico. Abbiamo indicato al Presidente della Repubblica il nome del premier che potrà portare avanti con una leadership solida il contratto che presto firmeremo. Il nostro obiettivo, lo abbiamo sempre detto, è quello di migliorare la qualità della vita degli italiani” ha detto Di Maio.
“È un momento storico – ha proseguito – perché in questi 80 giorni abbiamo imposto un metodo per il quale prima si doveva discutere di temi e poi di nomi ed è giusto che sia così anche nel futuro perché le questioni degli italiani vengono prima di ogni cosa. Sono orgoglioso di aver portato al Governo di questo Paese il nostro vero leader che è il programma elettorale. Ci sono le 5 stelle e i 20 punti indicati in campagna elettorale oltre a tante soluzioni per gli italiani in difficoltà: dal reddito di cittadinanza al superamento della Legge Fornero, interventi sul Made in Italy per proteggerlo e rilanciarlo, il superamento della Buona Scuola, la lotta al gioco d’azzardo, meritocrazia”.
Per Di Maio “dentro questo contratto ci sono le nostre battaglie storiche, la prima è l’acqua pubblica. Abbiamo tanto da fare e tanto da realizzare: il nostro, qualora il Presidente della Repubblica dovesse valutare il nostro un nome giusto, sarà un Governo politico, inaspettato ma votato perché non si basa su cambi di casacca o il tradimento del mandato elettorale”.
“Nascerà intorno ad una contrattazione al rialzo sui temi, come quelli della giustizia importantissimi che non piaceranno a tutti ma ristabiliranno un po’ di meritocrazia in questo Paese. È una grande occasione per l’Italia e siamo pienamente soddisfatti del lavoro. Nei prossimi giorni, dopo che Mattarella avrà fatto le sue valutazioni, speriamo che si possa iniziare questo nuovo percorso per la Repubblica italiana. Sono stati 80 giorni nei quali è valsa la pena attendere e fare riflessioni perché finalmente, adesso, nasce la Terza Repubblica” ha concluso Di Maio.
Le parole di Salvini
Dopo i pentastellati, il Capo dello Stato ha incontrato la delegazione della Lega rappresentata dal leader Salvini, Centinaio e Giorgetti.
“Abbiamo fatto il nome, abbiamo ben chiara la squadra e il progetto di Paese vogliosi di far crescere l’economia. Leggiamo con interesse e a volte con stupore di ministri di altri Paesi europei o Commissari preoccupati, non hanno nulla di cui preoccuparsi” sono state le prime parole di Salvini.
“Il Governo di cui faremo parte vuole aumentare il lavoro, riportare in Italia aziende che investono e rendere più stabile l’occupazione perché senza un lavoro stabile non ci sono prospettive, non ci sono figli, non ci sono famiglie. Non è possibile che il 20% degli italiani faccia uso di psicofarmaci, spesso e volentieri misura legata alla precarietà, all’insicurezza, alla mancanza di speranza, di fiducia e di prospettive. Quindi contiamo di lasciare ai nostri figli un Paese migliore, con più lavoro, meno tasse, meno burocrazia e con un maggior indice di sicurezza” ha aggiunto il leader del Carroccio.
“Al centro gli italiani: lo abbiamo detto prima del voto e lo ribadiamo. Detto questo, abbiamo consegnato al Presidente della Repubblica il destino nostro e quello del nostro Paese: noi siamo pronti per questa bellissima avventura che si basa su radici assolutamente solide. Non c’è niente di campato per aria, tutto quello che abbiamo proposto e faremo ha radici ben solide e guarda avanti” ha concluso Salvini.