Coldiretti stima un 30% in meno di pomodoro da conserva al Nord ma le piogge che non danno tregua da settimane mettono a rischio anche granoturco, ciliegie, susine, albicocche e pesche
Il 30% del pomodoro da conserva non può essere piantato nel Nord Italia per colpa delle piogge incessanti in questo piovoso mese di maggio che hanno reso inaccessibili i terreni. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti sugli effetti del maltempo con precipitazioni anomale che hanno sconvolto i cicli colturali nelle campagne.
A macchia di leopardo nella Penisola si sono verificati ristagni idrici importanti e sarà necessario anche riseminare il granoturco mentre danni si registrano per gli ortaggi e le verdure. Tra le piante da frutto soffrono particolarmente le ciliegie che si spaccano con le piogge non stop, “ma dalle albicocche alle pesche, dalle nettarine fino alle susine il clima impazzito – precisa la Coldiretti – ha provocato la perdita di un frutto su quattro per il crollo dei raccolti con gelate e grandine”.
In Italia la Confederazione stima un raccolto di pesche in calo di oltre il 20% nel Mezzogiorno e del 15% al Nord e una produzione inferiore rispetto allo scorso anno tra il 10 ed il 30% per le ciliegie, ma con pezzature più grandi e di migliore qualità.
A causa delle piogge ridotta anche la disponibilità delle susine mentre ci saranno circa il 20% di albicocche in meno nei frutteti in Emilia-Romagna, Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia, Piemonte e Calabria. “Gli sbalzi termici con l’improvviso ritorno delle piogge e del freddo – conclude la Coldiretti – stressano anche le api che restano negli alveari e dimezzano la produzione di miele”.