Carburanti: il nostro Paese è secondo nella UE per il prezzo del gasolio ma senza tasse sarebbe 17°. Il Codacons attacca: “Accise, imposte e speculazioni fanno impennare i listini, il nuovo Governo introduca meccanismi anti-speculazione”
L’Italia continua ad occupare i primi posti nella classifica dell’Unione europea dove i carburanti costano di più, al punto che in Europa siamo il secondo paese più caro per il prezzo del gasolio. Lo denuncia il Codacons, che ha elaborato gli ultimi dati ufficiali Ue, attaccando l’abnorme tassazione su diesel e benzina e chiedendo un intervento del nuovo Governo.
“Il nostro paese è il secondo più caro d’Europa per il prezzo del gasolio, e peggio dell’Italia fa solo la Svezia – spiega l’associazione dei consumatori –. Sul fronte della benzina siamo quarti in Europa, preceduti solo dai Paesi Bassi, Danimarca e Grecia”.
Ma se si considerano i prezzi al netto delle tasse, si scopre che l’Italia scende all’8° posto della classifica Ue, e addirittura crolla in 17° posizione per il prezzo del gasolio senza tasse.
“Confrontando i listini dei carburanti, si scopre così che un litro di benzina costa in Italia l’11,2% in più rispetto la media Ue, mentre per il gasolio si spende il 10,7% in più” spiega il presidente Carlo Rienzi”.
“Per un pieno di benzina, quindi, un automobilista italiano spende 8,15 euro in più rispetto ai colleghi europei (+7,25 euro il diesel). Chiediamo al nuovo Governo di abbattere l’abnorme e ingiustificata tassazione che vige sui carburanti in Italia, e di introdurre meccanismi anti-speculazione in grado di punire qualsiasi rialzo illecito dei listini ” conclude Rienzi.