Il tema di quest’anno del “No Tobacco Day” è “Tabacco e malattie cardiache”, per aumentare la consapevolezza sulle malattie cardiovascolari
Niente sigarette per un giorno: oggi, 31 maggio, è la Giornata Mondiale senza tabacco, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che viene celebrata in tutto il mondo ogni anno, dal 1987, per richiamare l’attenzione sull’epidemia da tabacco e sulle morti prevenibili e le malattie da esso determinate e stimolare i Governi ad intraprendere più decise iniziative al fine di contrastare il tabagismo informare la popolazione sui danni dell’uso del tabacco.
Il tema di quest’anno del “No Tobacco Day” è “Tabacco e malattie cardiache”, per aumentare la consapevolezza sulle malattie cardiovascolari, compreso l’ictus, che sono la principale causa di morte nel mondo.
Nel nostro Paese nel 2015 il 37% del totale dei decessi è stato causato da malattie del sistema circolatorio per un totale di 239.527 morti; di questi, 73.172 sono per malattie ischemiche del cuore e 61.784 per malattie cerebrovascolari.
Il controllo del tabagismo è una delle aree del Programma “Guadagnare Salute: rendere facili le scelte salutari”, la strategia nazionale che, seguendo l’approccio della “Health in all policies”, mira a favorire l’adozione di comportamenti salutari agendo sui principali fattori di rischio (tabagismo, consumo dannoso di alcol, alimentazione non corretta e mancanza di attività fisica) per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili.
Secondo l’approccio intersettoriale proprio di “Guadagnare salute”, il Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 impostato sull’attenzione al principio dell’equità, impegna tutte le Regioni italiane ad attivare interventi di promozione della salute con approccio trasversale ai determinanti, per ciclo di vita e setting (scuole, ambienti di lavoro, comunità locali, servizio sanitario) per conseguire, tra gli altri, gli obiettivi della riduzione del 10% della prevalenza dei fumatori, dell’aumento del 5% del rispetto dei divieti, dell’aumento del 30% del consiglio di smettere da parte degli operatori sanitari.
Al fine di sviluppare una strategia globale di prevenzione e assistenza per le citate patologie, è stata costituita nel 2017, presso il Ministero della Salute, l’“Alleanza italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari”, che riunisce i principali stakeholder del settore.
Ricordiamo che l’Italia ha introdotto alcune disposizioni, fortemente sostenute dal Ministero della Salute, per assicurare la maggior protezione possibile per i minori. Tali misure prevedono:
- divieto di vendita ai minori dei prodotti dei prodotti del tabacco di nuova generazione;
- divieto di fumo in autoveicoli in presenza di minori e donne in gravidanza;
- divieto di fumo nelle pertinenze esterne degli ospedali e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pediatrici, nonché nelle pertinenze esterne dei singoli reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e neonatologia;
- inasprimento delle sanzioni per la vendita e somministrazione di prodotti del tabacco, sigarette elettroniche e prodotti di nuova generazione ai minori;
- verifica dei distributori automatici, al fine di assicurare il corretto rilevamento dell’età dell’acquirente;
Le strategie e le misure adottate hanno consentito il raggiungimento di alcuni positivi risultati, quali, ad esempio:
- la riduzione delle vendite di sigarette (- 6% tra ottobre 2016 e settembre 2017);
- l’aumento delle chiamate al telefono verde contro il fumo, quadruplicate dopo l’ introduzione del numero verde sui pacchetti;
- l’attivazione di 37 programmi nei Piani regionali della prevenzione nei setting Scuola, Lavoro, Comunità e Sanità.
Ciò ha portato anche ad un miglioramento della posizione dell’Italia nella classifica internazionale sulle politiche di controllo delle misure per prevenire i danni da consumo di tabacco. L’Italia, inoltre, partecipa con il Ministero della Salute, l’Istituto Mario Negri e l’Istituto superiore di Sanità alla Joint Action EU sul Tabacco 2017-2020.