Festa della Repubblica: domani mattina onori al Milite Ignoto all’Altare della Patria e tradizionale parata militare. Nel pomeriggio aprono i Giardini del Quirinale
Domani si festeggia il 72° anniversario della nascita della Repubblica italiana a seguito del referendum del 2 giugno 1946 con il quale gli italiani scelsero la forma di Stato.
Il clou delle celebrazioni sarà nella Capitale, per un programma del 2 giugno che inizierà all’Altare della Patria a Roma dove le più alte cariche militari e civili dello Stato renderanno gli onori al Milite Ignoto.
Successivamente, nella vicina via dei Fori imperiali si svolgerà la tradizionale parata. A sfilare, come ormai accade da diversi anni, non solo le unità militari del nostro sistema di difesa ma anche tutte le organizzazioni che fanno parte del nostro sistema di protezione e sicurezza nazionale.
La rivista militare
Il tema di quest’anno della Rivista è la “Festa della Repubblica, uniti per il Paese”; la Polizia di Stato sfilerà nel settimo Settore nel quale sono inquadrate le rappresentanze di tutte le componenti impegnate nell’area della sicurezza, delle emergenze e della cooperazione. Il comando del settore sarà affidato al dirigente superiore della Polizia di Stato, Roberto Massucci.
Ad aprire lo schieramento sarà la Banda Musicale della Polizia di Stato diretta dal maestro Maurizio Billi seguita dalla Bandiera della Polizia e da una compagnia di funzionari che indosseranno la sciarpa tricolore, simbolo delle esclusive funzioni di Autorità di Pubblica Sicurezza.
Sfilerà inoltre una compagnia di allievi agenti della Polizia di Stato provenienti dagli Istituti di istruzione, seguita da una compagnia mista rappresentativa delle numerose specialità e specializzazioni della Polizia di Stato. Gli atleti delle Fiamme oro sfileranno invece con la rappresentativa dei gruppi sportivi in uniforme.
La rivista militare si svolgerà alla presenza del Capo dello Stato, dei rappresentanti del Parlamento e del Governo (oggi il giuramento del neo premier Conte e dei ministri), del Corpo diplomatico e delle massime Autorità civili, religiose e militari. tra le autorità sarà presente anche il capo della Polizia Franco Gabrielli.
Festa della Repubblica: il programma del pomeriggio
Alle 14 in piazza Montecitorio, ci sarà il concerto della Fanfara della Polizia di Stato, diretto dal maestro Secondino De Palma. Il programma inizierà con l’esecuzione dell’Inno nazionale italiano e terminerà con l’esecuzione dell’Inno europeo. In particolare, il programma prevede brani di: G. Orsomando (Gaia – Marcia Sinfonica); G. Verdi (Marcia dall’opera “Ernani); G. Rossini (Allegro Vivace dall’Ouverture dell’opera “Guglielmo Tell”).
Dalle 15 alle 19, in concomitanza con l’apertura al pubblico dei Giardini del Quirinale, i complessi bandistici dell’Aeronautica militare, dell’Arma dei carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di finanza, della Marina militare e dell’Esercito italiano, eseguiranno brani da concerto originale per banda, arrangiamenti di brani dal repertorio classico e colonne sonore. In particolare, la Banda Musicale della Polizia di Stato diretta dal maestro Maurizio Billi si esibirà dalle 15.50 alle 16.40 con un programma prevalentemente classico.
Festa della Repubblica: il messaggio di Mattarella ai prefetti
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa della Repubblica, ha inviato un messaggio ai Prefetti d’Italia, affinché se ne facciano interpreti nelle iniziative promosse a livello locale nella ricorrenza del 2 giugno:
«Cari Prefetti, in occasione della ricorrenza della scelta repubblicana, rivolgo il mio saluto a voi e a quanti svolgono pubbliche funzioni nelle diverse aree del Paese.
Nel vostro impegno al servizio della comunità, nel rapporto con le persone e le formazioni sociali, con le istituzioni locali, nell’azione quotidiana volta a garantire la serenità della convivenza, si rinnovano i valori di libertà, democrazia e solidarietà cui si ispira la Repubblica.
La testimonianza viva di quei valori e della loro attualità percorre le celebrazioni del 70° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione, che nei vari territori – anche su iniziativa delle Prefetture – ripropongono a vecchie e nuove generazioni il significato di essere parte di una comunità.
L’impegno volto a garantire il buon andamento e l’imparzialità della pubblica amministrazione e a rafforzare la fiducia dei cittadini nell’operato delle istituzioni, è essenziale ed è condizione per favorire la più ampia partecipazione democratica alla vita del Paese contro le tentazioni dell’indifferenza e del disimpegno.
Il bene della coesione sociale, alla cui tutela si rivolge una parte importante della vostra attività, si consolida con le scelte di corresponsabilità e di cittadinanza attiva che ciascuno è chiamato a operare nell’interesse generale.
Tensioni e prove trovano nel quadro delle istituzioni repubblicane piena possibilità di espressione e composizione, in una nazione unita e solidale.
L’attenzione – declinata dai Prefetti nel dialogo costante con i Sindaci e le collettività locali – verso i fattori di disagio e disuguaglianza rende la nostra società più forte, grazie a interventi coordinati sui temi delle periferie, delle marginalità, delle nuove povertà, e la promozione di forme più avanzate di solidarietà verso le fasce deboli della popolazione, le famiglie in difficoltà, i giovani senza lavoro, gli anziani.
Allo stesso modo, la costante e leale collaborazione fra tutte le componenti istituzionali e sociali chiamate a confrontarsi con il fenomeno delle migrazioni consente di affrontare l’individuazione di soluzioni in grado di garantire legalità, accoglienza e integrazione.
Le prospettive di progresso e benessere si rafforzano grazie all’efficace contrasto alle pervicaci forme di criminalità organizzata, malaffare e corruttela che impoveriscono la collettività e pregiudicano la libera concorrenza fra le imprese.
Strumenti di prevenzione amministrativa e protocolli sempre più avanzati consentono di intervenire contro i tentativi di infiltrazione ed a tutela della libertà e trasparenza delle attività economiche e contrattuali di pubblico interesse.
Il bene della sicurezza è responsabilità comune e tutti abbiamo il dovere di contribuirvi, con comportamenti ispirati alla piena legalità, contro ogni forma di violenza e intolleranza.
Efficaci strategie di prevenzione sono in campo, volte a garantire la sicurezza dei cittadini rispetto alle minacce del terrorismo interno e internazionale, che si alimentano nella cultura dell’odio e della violenza.
Va arrestato con fermezza ogni rischio di regressione civile in questa nostra Italia e in questa nostra Europa, affermando un costume di reciproco rispetto, mettendo a frutto le grandi risorse di generosità e dinamismo dei nostri concittadini.
Con l’auspicio che il 2 giugno possa essere in ogni territorio l’occasione di una rinnovata condivisione dei principi e degli ideali repubblicani, rinnovo gli auguri di buon lavoro a voi Prefetti e a quanti con voi celebrano la Festa della Repubblica».