Si è conclusa a Roma la prima sessione plenaria della presidenza italiana della International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA)
Si sono chiusi i lavori della prima assemblea plenaria della International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA) organizzata sotto la presidenza italiana a Roma, che ha riunito oltre 200 esperti e rappresentanti delle istituzioni.
“Difendere la verità, la verità di ciò che è accaduto in passato, la verità di ciò che sta accadendo oggi, rimane essenziale. La Shoah – ha dichiarato l’Ambasciatore Sandro De Bernardin, attuale Presidente dell’organizzazione intergovernativa – ha messo in discussione le fondamenta della nostra civiltà e sono quindi molto contento di aver potuto ospitare a Roma le delegazioni dei trentuno paesi membri dell’IHRA per portare avanti la collaborazione su questi temi”.
“A 80 anni dall’approvazione delle leggi razziali in Italia, il ruolo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca alla guida della delegazione italiana presso IHRA ci ha dato la possibilità di illustrare alla comunità internazionale il piano delle azioni messe in campo dal MIUR per stimolare tra le studentesse e gli studenti un intenso dibattito sull’importanza dell’educazione al rispetto di tutte differenze, sottolineando ancora una volta l’attualità dei principi sanciti dalla Carta Costituzionale, e in particolare dell’articolo 3. Questi rappresentano perfettamente l’ispirazione democratica che sta alla base del percorso educativo alla cittadinanza attiva che portiamo avanti quotidianamente con la nostra azione e sono le fondamenta valoriali per la crescita dei nostri ragazzi”, ha affermato Giuseppe Pierro, Capo della delegazione italiana IHRA.
Nei prossimi cinque anni, focus dei lavori IHRA saranno la salvaguardia della memoria storica e il contrasto delle distorsioni. Durante gli incontri di Roma, i delegati hanno partecipato a otto seminari multidisciplinari su argomenti che vanno dall’assicurare l’accesso al materiale archivistico e contrastare le distorsioni della memoria, al definire curricula didattici, per arrivare sino al genocidio dei Rom.
La plenaria dell’IHRA, composta dai capi delegazione dei suoi 31 Paesi membri, ha deciso inoltre di riaprire le sovvenzioni a progetti esterni di ricerca mirati a preservare la memoria storica e a contrastarne le distorsioni.
Domenica 27 maggio si è tenuta una conferenza intitolata “Le leggi razziste: prima e dopo la Shoah: modelli, pratiche e patrimonio“, organizzata congiuntamente da IHRA, dalla Presidenza italiana e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Tra coloro che vi hanno preso parte, il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, il direttore del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea Gadi Luzzatto Voghera, il segretario della Fondazione di Scienze religiose “Giovanni XXIII” Alberto Melloni, il professor Steven T. Katz, Giuliano Amato e gli storici Lucia Ceci, Francesco Cassata e Michele Sarfatti.
Per maggiori informazioni: www.holocaustremembrance.com.