Dopo lo stop ai Tutor sulla rete autostradale interviene l’Adoc: “Preoccupati per l’esodo estivo, speriamo non ci siano ripercussioni negative sulla sicurezza stradale”
Dopo lo spegnimento del servizio Tutor sulla rete autostradale l’Adoc, facente parte della Consulta per la Sicurezza e la Qualità del Servizio di Autostrade per l’Italia che ha promosso l’introduzione del sistema di rilevamento della velocità, si augura che non ci siano ripercussioni sulla sicurezza stradale, soprattutto in previsione del prossimo esodo estivo.
“Il sistema Tutor, nel corso degli anni, ha contribuito a ridurre dell’80% la mortalità sulla rete autostradale, pari a 300 vite salvate ogni anno – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – e ha contribuito a modificare le abitudini e i comportamenti alla guida degli italiani, dato che la velocità media si è ridotta del 15% e la velocità di picco del 25%”.
“Pertanto ci auguriamo che la disattivazione del sistema non vada ad incidere negativamente sugli alti standard di sicurezza stradale raggiunti e che, presto, possa essere attivato un sistema similare in grado di garantire un equivalente, se non maggiore, livello di sicurezza. Confidiamo sia nel lavoro prezioso di Polizia Stradale e Autostrade nel garantire, con sistemi alternativi al Tutor, la sicurezza e l’incolumità dei cittadini che viaggiano in autostrada sia nel senso di responsabilità di chi si mette alla guida” aggiunge.
Pronto il nuovo sistema di rilevazione della velocità
La battaglia legale combattuta da una piccola impresa toscana, che accusava la società Autostrade per l’Italia di aver copiato il proprio brevetto per i Sicve-Tutor, ha avuto la sua conclusione il 21 maggio scorso.
Secondo la Corte d’Appello di Roma, infatti, la società Autostrade non ha alcun obbligo di installare sistemi di rilevazione della velocità, poiché la tutela della sicurezza stradale è in capo alle istituzioni preposte. La Corte ha dunque rigettato la richiesta di sospensione della sentenza del 10 aprile, con cui si richiedeva la rimozione e la distruzione dei sistemi installati da Autostrade.
A seguito della decisione, tutti i Tutor che vigilano sulle autostrade e anche i Vergilius, impiegati in alcune strade statali particolarmente pericolose, sono stati disattivati.
La Polizia stradale e la società Autostrade per l’Italia, tuttavia, hanno precisato che pur in assenza della strumentazione tecnica, non si interromperanno i controlli imposti per legge e che sarà comunque garantita la sicurezza e l’incolumità dei viaggiatori.
Inoltre, hanno comunicato che stanno lavorando per attivare il nuovo sistema SICVe PM, in via sperimentale dal mese di luglio, già approvato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con provvedimento n. 3338 del 31 maggio 2017.