Il Capo della Polizia Gabrielli a La Spezia festeggia il 60° anniversario della fondazione del Nucleo sommozzatori: “Un reparto poco incline alle luci della ribalta ma fondamentale per la nostra attività”
“Il nostro cielo inizia dove il vostro finisce” è il motto degli uomini del Nucleo sommozzatori della Polizia di Stato di Stato che oggi, insieme al capo della Polizia Franco Gabrielli, festeggia il 60° anniversario della fondazione. Il prefetto Gabrielli è stato accolto dal prefetto di La Spezia Antonio Lucio Garufi, dal direttore delle specialità prefetto Roberto Sgalla, dal questore di La Spezia Francesco Di Ruberto e dal vescovo Ernesto Palletti.
La giornata si è aperta con la commemorazione ai caduti: una breve sosta al cippo commemorativo dell’ispettore Rosario Sanarico e una suggestiva cerimonia in mare presso la base del Centro nautico e sommozzatori (Cnes) con la benedizione e la deposizione in acqua di una corona, davanti la statua di S. Paolo, inabissata da un team di sommozzatori.
La cerimonia è stata seguita dalla terrazza belvedere di Punta Pezzino dal capo della Polizia e dalle autorità politiche, civili e militari della città. Gli ospiti si sono poi trasferiti presso Villa Marigola, a Lerici, per partecipare al convegno “1958-2018 un profondo impegno per la sicurezza”. All’interno della Villa è stata allestita una mostra con cimeli storici e attrezzature moderne utilizzate dagli specialisti della Polizia.
Durante l’incontro, presentato dalla giornalista Donatella Bianchi volto del programma Rai “Linea Blu”, è stata ripercorsa la storia della specialità attraverso video e testimonianze.
Il saluto di benvenuto del direttore del Cnes, Bianca Venezia ha introdotto un Docufilm dedicato ai 60 anni di attività dei sommozzatori realizzato da Stefano Ribaldi, ex direttore di Rai scuola; è seguita poi la visione commentata di alcune esercitazioni di salvataggio con elicottero (Video) e di ricerca in mare con l’ausilio dei cinofili (Video).
Il convegno è proseguito con l’intervento della poliziotta biologa, Monica Andreacci che da anni collabora con l’Istituto Scienze Marine del CNR e la proiezione del video-messaggio dell’atleta velico, paraplegico, Andrea Stella.
Nel corso del suo intervento, il prefetto Gabrielli ha dichiarato: “Si dice che nessun vento è favorevole al marinaio che non conosce il porto in cui approdare. Ma uomini come Sasà ci hanno insegnato la rotta e ci hanno insegnato come seguirla. Grazie Sasà”. Così il capo della Polizia ha ringraziato commosso Rosario Sanarico, il poliziotto “morto in un atto di generosità e di passione”.
“Le nuove tecnologie – ha concluso il capo della Polizia Franco Gabrielli – sono fondamentali per fare sempre meglio il nostro lavoro ma c’è qualcosa che nessuna tecnologia potrà mai sostituire ed è la passione, il sentirsi parte di un progetto, di una missione, dell’essere utili alle comunità che sono state assegnate alla nostra cura”.
Il prefetto Gabrielli ha poi consegnato un attestato di riconoscimento e un dono al sommozzatore in pensione, Giovanni Masiello ricordato da tutti i sommozzatori per le sue capacità professionali e le doti umane.
La cerimonia si è conclusa con la consegna al capo della Polizia del pugnale dei sub da parte del Direttore del Cnes.
A margine della cerimonia il capo della Polizia ha dichiarato: “Un reparto poco incline alle luci della ribalta ma fondamentale per la nostra attività di Polizia. Siamo orgogliosi di festeggiarli in questa cornice meravigliosa che dagli anni ’60 è diventata il centro di formazione, di coordinamento e perfezionamento dei sommozzatori sparsi nel territorio nazionale”.
Impegnati in ricerche, recuperi e soccorsi, gli uomini del Nucleo di La Spezia, insieme a quelli delle cinque sezioni distaccate, Venezia, Napoli, Olbia, Bari e Palermo hanno attraversato, in questi 60 anni, tutta l’evoluzione e la sperimentazione dell’immersione subacquea. Le qualità personali e il perfezionamento tecnico professionale e la stima conseguita negli anni fanno di questo Reparto un’eccellenza della Polizia di Stato.