Scontro tra il ministro dell’Interno Salvini e Malta per accogliere la nave Aquarius di Sos Méditerranée con a bordo 629 migranti: i sindaci delle città portuali del Sud Italia pronti ad accoglierla
Non si placano le polemiche sulla chiusura dei porti italiani alla nave Aquarius di Sos Méditerranée con a bordo 629 migranti salvati al largo delle coste libiche. L’imbarcazione nelle ultime ore ha ricevuto istruzioni dal coordinamento della Guardia Costiera Italiana di rimanere in standby nell’attuale posizione, a 35 miglia nautiche dall’Italia e 27 da Malta.
Il Ministro dell’Interno e vice premier Matteo Salvini ha scritto a Malta chiedendo di far attraccare la nave a La Valletta perché ritenuto il porto più sicuro e ha spiegato che i migranti non sbarcheranno in Italia.
La risposta negativa delle autorità maltesi ha innescato uno scontro con il Governo italiano, che comunque a partire dal premier Conte fino all’altro vice premier Di Maio si è schierato dalla parte del ministro dell’Interno.
Secondo Di Maio “questa vicenda dimostra che siamo stati lasciati soli. Mentre noi siamo stati disposti per anni ad accogliere migliaia di migranti, Malta non è disponibile ad accoglierne per una volta poche centinaia. Questa Europa non è solidale”.
I sindaci di alcune città portuali del Sud Italia si sono detti però pronti ad accogliere la nave Aquarius, a bordo della quale come spiegato da Medici senza Frontiere ci sono 629 persone – tra loro 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte soccorse attraverso sei diverse operazioni di salvataggio”.
Napoli, Messina, Reggio Calabria, Taranto e Palermo hanno offerto la loro disponibilità: “Palermo, la città che a partire dal proprio nome è ‘tutta un porto’, è stata e sarà sempre pronta ad accogliere le navi, civili o militari che siano, impegnate nel salvataggio di vite umane nel Mediterraneo” ha dichiarato Leoluca Orlando commentando la notizia della volontà di chiudere i porti italiani alla nave Aquarius.
“Quelle navi e quegli uomini che rispettano la legge del mare e la legge internazionale, sottraendo alla morte uomini, donne e bambini che alcuni vorrebbero consegnare nelle mani della criminalità internazionale. A violare la legge internazionale, quella che impone come priorità assoluta il salvataggio delle vite umane, è il Ministro dell’Interno italiano che, qualora ce ne fosse stato bisogno, ha dato ulteriore dimostrazione della natura culturale dell’estrema destra leghista” ha aggiunto.
Se un Ministro senza cuore lascia morire in mare donne incinte,bambini,anziani,esseri umani,il porto di Napoli è pronto ad accoglierli.Noi siamo umani,con un cuore grande.Napoli è pronta,senza soldi,per salvare vite umane
— Luigi de Magistris (@demagistris) June 10, 2018