Rincari di benzina e diesel: stangata da 415 euro a famiglia secondo le stime del Codacons. Per un pieno di gasolio +9,15 euro rispetto all’estate 2017
Con l’inizio dell’estate per molti italiani è tempo di vacanze ma anche quest’anno ci sarà da frugarsi ancora in tasca, soprattutto per quanto riguarda il carburante con aumenti di benzina e diesel.
Ma non è tutto perché secondo quanto denuncia il Codacons “l’impennata dei prezzi dei carburanti determinerà una stangata per le tasche dei consumatori italiani, e non solo per la maggiore spesa legata ai rifornimenti”.
L’allarme sui rincari dei listini riguarda infatti anche la spesa alimentare e le tariffe luce e gas. “L’incremento dei prezzi di benzina e gasolio ha già portato al raddoppio del tasso di inflazione a maggio, passato dallo 0,5% all’1%, e determinerà un effetto domino con aumenti a cascata per una moltitudine di prodotti e servizi, comprese le bollette luce e gas” spiega il presidente Carlo Rienzi.
“Il costo dei carburanti, infatti, incide fino allo 0,5% sui prezzi dei prodotti trasportati su gomma, che rappresentano l’85% della spesa degli italiani, mentre le quotazioni del petrolio hanno effetti diretti sui prezzi dell’energia”.
Confrontando i listini ufficiali del Mise, rispetto allo stesso periodo del 2017 la benzina costa oggi il 10,4%in più, mentre per il diesel i rincari raggiungono il +13,7%. Questo significa che un pieno di benzina costa oggi 7,75 euro in più rispetto allo scorso anno, spesa che sale a +9,15 euro per un pieno di gasolio.
Tra aumento dei costi di rifornimento e incremento dei listini al dettaglio per i prodotti trasportati, ogni famiglia italiana per il Codacons rischia di subire una stangata media da +415 euro su base annua, senza contare i possibili rialzi delle bollette luce e gas, che saranno decisi dall’Autorità di settore.
“Per tale motivo ribadiamo la necessità di intervenire sulla tassazione che oggi pesa in modo insostenibile sui prezzi dei carburanti attraverso accise inserite dai governi al solo scopo di utilizzare gli automobilisti come bancomat” conclude il presidente Carlo Rienzi.