Il Ministro dei Beni Culturali Bonisoli in visita nelle zone del Centro Italia colpite dalle scosse di terremoto del 2016: “Obiettivo è garantire la massima efficacia della ricostruzione”
“Sono vicino ai familiari delle vittime della lunga sequenza sismica iniziata con la scossa del 24 agosto di due anni fa. È la mia prima visita nei comuni del cratere del terremoto che ha devastato il Centro Italia e desidero esprimere innanzitutto la mia solidarietà a tutti i cittadini che hanno perso i propri cari, sono stati costretti a abbandonare le proprie abitazioni e vivono ancora oggi nella precarietà”.
Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Alberto Bonisoli, ha aperto così il punto stampa con i giornalisti al deposito del Santo Chiodo a Spoleto al termine di una giornata cominciata a Visso, con un sopralluogo alla cattedrale, alla Collegiata di Santa Maria, alla chiesa di Sant’Agostino e al palazzo dei Governatori e proseguita a Campi di Norcia e Norcia, altro luogo duramente colpito dal terremoto, con sopralluoghi alla chiesa di San Salvatore, alla basilica di San Benedetto e alla cattedrale di Santa Maria Argentea.
“L’anima stessa di questi territori – ha proseguito il Ministro – ossia il ricco patrimonio culturale diffuso frutto di una storia millenaria, è stata profondamente ferita. Grazie alla preziosa opera di tecnici e restauratori del MiBACT, dei Vigili del fuoco, dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, del personale e dei volontari di protezione civile, è stato possibile recuperare e mettere in sicurezza oltre 22.000 opere d’arte e reperti archeologici, 15.000 volumi di beni librari, 5.300 metri lineari di beni archivistici e 1.700 edifici tra chiese, monasteri, monumenti e palazzi storici” ha aggiunto Bonisoli.
“Oggi ho potuto constatare di persona l’ingente lavoro svolto, fondamentale e necessario per procedere al recupero di questo patrimonio e alla restituzione alle comunità di appartenenza delle opere custodite nei depositi temporanei. Il prossimo 24 agosto – ha concluso il ministro – cesserà la gestione emergenziale delle unità di crisi post terremoto e tutte le attività riguardanti il patrimonio culturale torneranno in capo alle strutture ordinarie del MiBACT per garantire la massima efficacia della ricostruzione”.
Il primo Piano stralcio dei beni culturali, pubblicato nell’ordinanza n. 38 dell’8 settembre 2017 del commissario per la ricostruzione, finanzia 104 interventi – 18 nel Lazio, 54 nelle Marche, 16 in Abruzzo e 16 nell’Umbria – per un importo complessivo di 170,6 milioni di euro e riguarda cattedrali, concattedrali e santuari, oltre a interventi su complessi di particolare significato culturale per il territorio di riferimento come il Complesso don Minozzi a Amatrice, il Castello Pallotta a Caldarola, la Cattedrale di Santa Maria Assunta a Teramo e la Chiesa di San Benedetto a Norcia.
Un milione di euro, infine, è stato destinato al restauro dei beni mobili danneggiati dal terremoto, recuperati per la maggior parte nelle chiese, e ora custoditi nei depositi allestiti dal MiBACT nelle quattro regioni, per garantirne la restituzione una volta terminati i lavori di consolidamento e ricostruzione degli edifici ecclesiastici. Queste risorse provengono da donazioni ricevute attraverso lo strumento dell’Artbonus a cui si è aggiunto un cofinanziamento del MiBACT.