Il Ministro dell’Istruzione Bussetti: “Dal prossimo anno scolastico si elimina l’istituto della cosiddetta chiamata diretta dei docenti. Era un impegno del Governo”
Importanti novità per i docenti grazie alla sottoscrizione del CCNI tra Miur e sindacati per l’assegnazione del personale docente dall’ambito alla scuola. Dal prossimo anno scolastico va infatti in archivio la cosiddetta chiamata diretta dei docenti.
L’accordo siglato tra dicastero e parti sociali prevede che le operazioni avvengano attraverso una procedura trasparente e oggettiva gestita dagli Uffici scolastici territoriali.
Come si legge in una nota delle organizzazioni sindacali che hanno siglato l’accordo “l’assegnazione sarà gestita dagli Uffici Scolastici Provinciali attraverso le procedure informatiche e in base al punteggio che a ciascun docente è stato attribuito nelle operazioni di mobilità (trasferimento o passaggio). I neo immessi in ruolo sceglieranno la sede di servizio direttamente all’atto dell’assunzione”.
“La procedura informatizzata tiene conto, nell’individuazione della sede, della scuola che ciascun docente dovrà indicare (attraverso POLIS) come punto da cui il sistema partirà per individuare quella di assegnazione, scorrendo l’elenco delle scuole costituente la c.d. catena di prossimità”.
I periodi in cui sarà possibile indicare la scuola prescelta come punto di partenza sono diversi a seconda del grado di scuola:
- per i docenti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado la “finestra” va dal 28 giugno al 5 luglio;
- per la secondaria di II grado il periodo è quello intercorrente tra il 14 luglio e il 23 luglio.
Nelle stesse date gli Ambiti Territoriali degli USR inseriranno a sistema le precedenze di cui all’art. 13 del CCNI sulla mobilità.
“Con l’accordo sindacale già dal prossimo anno scolastico si elimina, così come preannunciato in questi giorni, l’istituto della cosiddetta chiamata diretta dei docenti. In attesa dell’intervento legislativo di definitiva abrogazione, che è mia intenzione proporre nel primo provvedimento utile, con l’accordo sindacale si dà attuazione a una precisa previsione del contratto del governo del cambiamento, sostituendo la chiamata diretta, connotata da eccessiva discrezionalità e da profili di inefficienza, con criteri trasparenti e obiettivi di mobilità ed assegnazione dei docenti dagli uffici territoriali agli istituti scolastici” ha commentato il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti.
Sull’eliminazione della chiamata diretta dei docenti hanno espresso soddisfazione anche le parti sociali: “Ancora una volta attraverso la contrattazione si pone rimedio, come già avvenuto ieri sulla distribuzione delle risorse per la valorizzazione professionale dei docenti, ad alcune delle più evidenti criticità della legge 107/2015, superando una modalità inutilmente farraginosa che già per effetto dei contratti sulla mobilità era stata resa del tutto residuale. Lo consideriamo un risultato importante in termini di oggettività, trasparenza e semplificazione delle procedure con cui viene gestito un aspetto delicato e importante del rapporto di lavoro come quello dell’attribuzione della sede di servizio.
La trattativa continua per portare a casa un buon contratto sulla mobilità annuale”.