Relazione annuale IVASS: tra il 2013 e il 2017 tariffe Rc auto in calo. Il Codacons: “Per i neopatentati ancora prezzi abnormi”
Le tariffe Rc auto sono diminuite nel corso degli ultimi 5 anni, ma non per tutti. I neopatentati continuano ancora a subire prezzi abnormi e in alcuni casi proibitivi. Lo afferma il Codacons, commentando i dati della relazione annuale Ivass.
“Le novità in tema di assicurazioni, a partire dalla scatola nera, hanno portato ad un effettiva riduzione dei prezzi, ma esistono categorie di utenti per le quali risulta estremamente dispendioso assicurare la propria autovettura” spiega il presidente Carlo Rienzi.
“Dagli stessi dati IVASS risulta infatti che i neopatentati hanno subito un rincaro delle tariffe pari al +3,1% su base annua nell’ultimo trimestre del 2017, e in alcune province per tali automobilisti i costi dell’Rc auto sono astronomici” prosegue.
“Il record del caro-polizza per i neopatentati spetta a Prato, dove a fine 2017 assicurare un’auto costava 1.111 euro, mentre 948 sono gli euro richiesti ad un neopatentato residente a Napoli – aggiunge Rienzi –. Non si può pertanto cantare vittoria sul fronte dell’rc auto fino a che i costi delle polizze non saranno abbattuti per tutte le categorie di assicurati”.
Il premio medio pagato per la copertura Rc auto riferito ai contratti stipulati o rinnovati
nel primo trimestre del 2018 è pari a 409 euro, il 50% degli assicurati paga meno di 369 euro, il 10% degli assicurati paga un premio superiore a 629 euro e il 10% degli assicurati paga un premio inferiore a 233 euro.
Secondo la relazione IVASS “la riduzione dei prezzi prosegue in decelerazione: il prezzo medio dei contratti stipulati nel I trimestre 2018 diminuisce su base annua del -0,6% (la riduzione nel I trimestre 2017 era stata del -3,2%)”.
Sempre secondo la relazione annuale IVASS, a fine 2016 il premio medio della Rc auto in Italia (premio di tariffa al netto delle tasse) risultava più alto di 117 euro rispetto alla media dei principali quattro paesi europei.
Il maggior prezzo in Italia trova spiegazione nel maggior costo dei sinistri (premio puro)
per 100 euro e nel costo delle spese (acquisizione e gestione nel complesso) per 26 euro, mentre il margine tecnico atteso per polizza (al netto dei proventi finanziari e al lordo del risultato futuro dello smontamento della riserva sinistri della generazione 2016), è risultato per la prima volta sensibilmente più negativo (per 9 euro) in Italia (-16 euro) che nella media dei paesi di confronto (-7 euro).