Saldi estivi al via domenica 1° luglio in Sicilia e nella provincia di Trento, poi toccherà alla Basilicata il 2 luglio. In tutte le altre regioni sconti stagionali dal 7 luglio
Conto alla rovescia ormai concluso per i saldi estivi 2018 che iniziano domenica 1° luglio in Sicilia, dove secondo le stime di Confcommercio oltre due milioni di famiglie attendono gli sconti. Ribassi da domenica anche nella provincia autonoma di Trento mentre il 2 luglio via ai saldi estivi 2018 in Basilicata; in tutte le altre regioni italiane partiranno sabato 7 luglio.
A livello nazionale secondo le associazioni di categoria la spesa massima per le famiglie non dovrebbe discostarsi molto da quella dei saldi estivi 2017, pari a 250 euro, e gli acquisti più ingenti si concentreranno, come di consueto, nel periodo finale quando gli sconti arriveranno fino al 50-60%.
Saldi estivi 2018: il calendario regione per regione
Abruzzo: dal 7 luglio al 29 agosto
Basilicata: dal 7 luglio al 2 settembre
Calabria: dal 7 luglio all’1 settembre
Campania: dal 7 luglio al 30 agosto
Emilia Romagna: dal 7 luglio al 30 agosto
Friuli Venezia-Giulia: dal 7 luglio al 30 settembre
Lazio: dal 7 luglio per sei settimane
Liguria: dal 7 luglio al 14 agosto
Lombardia: dal 7 luglio al 30 agosto
Marche: dal 7 luglio all’1 settembre
Molise: dal 7 luglio al 30 agosto
Piemonte: dal 7 luglio per 8 settimane
Puglia: dal 7 luglio al 15 settembre
Sardegna: dal 7 luglio al 30 agosto
Sicilia: dal 1° luglio al 15 settembre
Toscana: dal 7 luglio all’1 settembre
Umbria: dal 7 luglio al 30 agosto
Val d’Aosta: dal 7 luglio all’1 settembre
Veneto: dal 7 luglio al 31 agosto
Provincia autonoma di Trento: dal 1° luglio al 12 agosto
Provincia autonoma di Bolzano: data scelta liberamente dai commercianti
I consigli anti fregatura per i saldi estivi
Come ogni anno, in occasione della partenza dei saldi estivi, l’Adoc diffonde alcuni consigli utili per evitare fregature quando si acquista merce scontata.
- Conservare sempre lo scontrino. I capi in saldo si possono sostituire, se il prodotto acquistato è danneggiato o non conforme. In base al D.Lgs. n. 24/2002 il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso, anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Per quanto riguarda il difetto di conformità il consumatore può denunciarlo al venditore entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto.
- Attenzione ai fondi di magazzino. La merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino di anni e stagioni precedenti. Alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono improvvisamente riempiti dei più svariati articoli. Diffidate anche di quei negozi che, a fine stagione, hanno per ogni tipo di prodotto il completo assortimento di taglie e colori.
- Girare e confrontare. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. In questo modo eviterete di mangiarvi le mani in caso di prezzi più bassi. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi. Inoltre, prima di comprare un prodotto, è possibile controllare sul proprio smartphone che il prezzo non sia più alto di quello praticato sul sito ufficiale.
- Preparare una lista degli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio, in modo da essere meno influenzabili dal negoziante. In questo modo ridurrete il rischio di tornare a casa colmi di capi, magari acquistati anche a buon prezzo, ma dei quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Inoltre, consigliamo di creare una “lista dei desideri” sulla versione online dei negozi dove intendete acquistare, in modo da averla sempre a disposizione. Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità.
- Attenzione ai super sconti. Se l’esercizio pratica sconti superiori al 50%, spesso nasconde merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto. È un fenomeno “a rischio” soprattutto i primi e gli ultimi giorni di saldo. Diffidate inoltre dei marchi molto simili a quelli noti. Potrebbero essere capi contraffatti.
- Negozi di fiducia. Servitevi presso negozi di cui vi fidate o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
- Negozi e vetrine. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto “in modo chiaro e ben leggibile” (Dlg n. 114/98). Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere inoltre separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
- Prova dei capi. Non c’è alcun obbligo da parte del negoziante di farvi provare gli abiti ma è una facoltà rimessa alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
- Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito (o bancomat), il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
- Saldi online. Con la direttiva europea 83/2011, recepita dal decreto legislativo n.21 del 21 febbraio 2014, sono state introdotte molte novità per i contratti a distanza, stipulati via internet e comunque fuori dai locali commerciali: dall’ampliamento della durata del diritto di ripensamento, fino a 14 giorni, ai tempi stretti per ottenere il rimborso di quanto pagato. Per problemi legati a spedizioni, rimborsi e responsabilità, è disponibile la guida dell’Adoc.