I piatti preferiti dagli italiani in spiaggia secondo l’ultima analisi Coldiretti/Ixè: stop a cibi ipercalorici, l’estate 2018 segna la svolta salutista
Sono 9,6 milioni gli italiani che colgono l’occasione dell’arrivo della bella stagione per partecipare alle tradizionali grigliate al mare, in montagna, nei parchi, in campagna o nelle case dotate di spazi adeguati. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè sui piatti preferiti dagli italiani in spiaggia o nelle altre mete di vacanza, dalla quale si evidenzia che più della metà preferisce quelle di carne (52%), il 28% quelle miste, 12% il pesce ma crescono quelle vegetariane che raggiungono l’8%.
Se è sempre più difficile destreggiarsi tra i divieti e ricerca delle condizioni per garantire giustamente la massima sicurezza, a cambiare profondamente è anche il menu da spiaggia degli italiani con più di uno su quattro (27%) che porta da casa insalata di riso, pasta, pollo o mare e appena il 5% le tradizionali lasagne. Se in testa alle preferenze per l’ora di pranzo sotto l’ombrellone c’è quindi l’insalata di riso o di pollo o di mare, tra il popolo del pranzo al sacco seguono la caprese (19%) e la macedonia che sale sul podio con il 18%.
Non manca però chi continua a mettere tra i piatti preferiti le ricette più radicate della tradizione popolare come l’ipercalorica parmigiana che è ancora irrinunciabile per il 6% o la frittata di verdure o pasta che resta la prima scelta per il 9% mentre appena il 3% è affezionato alle gustose polpette. L’attenzione all’alimentazione è diventata un obiettivo degli italiani anche in spiaggia dove si cerca di limitare le trasgressioni per mantenersi in forma.
La novità dell’estate 2018 in Italia è proprio il forte aumento della richiesta di benessere a tavola che si allarga dal supermercato ai ristoranti fino ai pranzi al sacco che tornano prepotentemente tra gli italiani in spiaggia. Anche se non mancano i divieti negli stabilimenti, torna di fatto soprattutto nelle gite in giornata la gavetta con i piatti preparati a casa sotto la spinta di una svolta salutista che porta a scegliere con cura i cibi da consumare. La motivazione principale rispetto al passato non è più il risparmio ma la ricerca della forma fisica.