Rischio stangata per gli italiani che si apprestano ad andare in vacanza: per benzina e diesel possibili nuovi aumenti
I nuovi rialzi del petrolio che vola a 75 dollari al barile, ai massimi dal 2014, avranno ripercussioni dirette per le tasche dei consumatori italiani, attraverso un incremento dei listini di benzina e gasolio, dei prezzi al dettaglio e delle tariffe nel settore turistico. Lo afferma il Codacons, che lancia l’allarme “caro-vacanze” e chiede al Governo di intervenire per ridurre la tassazione sui carburanti.
“Già da domani i prezzi di benzina e gasolio presso i distributori di tutta Italia subiranno nuovi e sensibili incrementi a causa delle quotazioni del petrolio – spiega il presidente Carlo Rienzi –. Le conseguenze per i consumatori, tuttavia, non saranno solo queste: nelle prossime settimane si assisterà ad una crescita progressiva di prezzi e tariffe in tutti i settori, con una stangata per i cittadini che il Codacons stima in +415 euro su base annua a famiglia, tra maggiori costi per i rifornimenti e incremento dei prezzi al dettaglio”.
“Il rischio concreto è una impennata delle tariffe nel settore turistico che innescherà il fenomeno del “caro-vacanze”, con prezzi di aerei, traghetti, pacchetti vacanza e viaggi che saliranno vertiginosamente a tutto danno dei consumatori – prosegue Rienzi –. Per questo chiediamo al Governo di intervenire tagliando la tassazione vigente su benzina e diesel, così come avevano promesso Salvini e Di Maio nelle scorse settimane”.