Il Papa e i Patriarchi del Medio Oriente domani alla Basilica: Save the Artistic Heritage esporrà due Digital Art Work di Ambrogio Lorenzetti che raffigurano alcuni momenti della vita di San Nicola
In occasione dell’arrivo di Papa Francesco e dei Patriarchi nella Basilica di San Nicola a Bari, Save the Artistic Heritage esporrà due DAW – Digital Art Work di Ambrogio Lorenzetti che raffigurano alcuni momenti della vita di San Nicola (Miracolo delle giovani povere, San Nicola consacrato vescovo di Mira, Miracolo del fanciullo indemoniato eMiracolo del grano).
Le due opere, già visitabili al pubblico, saranno posizionate nella Basilica accanto alla statua di San Nicola, dove avrà luogo l’Incontro Ecumenico di Papa Francesco con i Capi e i Rappresentanti delle chiese e delle comunità ecclesiali del Medio Oriente.
In origine nella chiesa di san Procolo a Firenze, i pannelli dedicati ai Miracoli di San Nicola da Bari sono datati intorno al 1330, e sono custoditi agli Uffizi dal 1919.
Le due tavole originali misurano rispettivamente 96 x 52,5 cm. (48 x 51 circa, ogni riquadro) e 92 x 49 (46 x 48 circa, ogni riquadro). Si tratta di tempere su tavola custodite nella sala del ‘300 senese del museo fiorentino degli Uffizi.
Gli episodi narrati sono caratterizzati da un’eccezionale naturalezza descrittiva, con molteplici accorgimenti e con la già palpabile riduzione del fondo dorato, impiegato in zone sempre più marginali e dando quindi più rilievo alle architetture, che qui occupano gran parte dello sfondo.
La particolare cura di ogni dettaglio dovette suscitare grande sorpresa nell’ambiente fiorentino, abituato alle all’essenziale semplicità della pittura giottesca.
Il ciclo venne realizzato da Ambrogio Lorenzetti durante il suo soggiorno fiorentino, che da docu- mentazioni certe inizia dal 1321, anno in cui si iscrisse all’Arte dei Medici e degli Speziali.
In esposizione non saranno dunque gli originali del Lorenzetti, custoditi agli Uffizi di Firenze, ma due DAW – Digital Art Work. Si tratta di multipli di capolavori della storia dell’arte che consentono all’opera di essere visionata nella sua versione digitale anche fuori dal museo dove è custodita.
I DAW sono opere digitali prodotte in serie limitata, autenticate, numerate, certificate e protette da un sistema brevettato di crittografia digitale.
L’altissimo contenuto tecnologico li rende assolutamente non riproducibili e ne garantisce l’unicità. Ogni DAW è creato con il consenso del museo possessore dell’originale e il ricavato della sua vendita viene condiviso con il museo per sostenere il patrimonio artistico italiano.