Le operazioni per tirare fuori dalla grotta Tham Luang gli altri 8 giovani calciatori e l’allenatore riprenderanno domani
Quattro dei dodici giovani calciatori rimasti intrappolati nella grotta Tham Luang in Thailandia dallo scorso 23 giugno sono stati estratti vivi dai soccorritori e hanno potuto riabbracciare i loro familiari.
Aiutati da due sub ciascuno, i ragazzi hanno attraversato le cavità sommerse dall’acqua, profonda in alcuni punti anche cinque metri, ed hanno raggiunto l’ingresso della grotta Tham Luang. Ad attenderli, oltre ai familiari, le ambulanze che li hanno trasferiti in un ospedale di Chiang Rai, a circa 60 chilometri di distanza.
Le operazioni di salvataggio degli altri 8 baby calciatori e del loro allenatore, che nelle scorse ore ha chiesto scusa ai genitori dei ragazzi per quanto accaduto, riprenderanno nelle prossime ore, quando in Italia sarà notte. “Saranno riportati all’esterno entro 10-20 ore – ha affermato il governatore Narongsak Osatanakorn -, per problemi logistici e per la necessità di preparare il loro equipaggiamento”.
I ragazzi, che si erano avventurati nella grotta Tham Luang nonostante il rischio di inondazione dovuto alle piogge monsoniche, dal momento del ritrovamento da parte dei Navy Seal thailandesi in una zona asciutta nei pressi di Pattaya Beach, hanno ricevuto continua assistenza. Oltre a generi di prima necessità, sono state fornite maschere da immersione e il resto dell’attrezzatura per attraversare i cunicoli invasi dall’acqua. Nell’operazione di soccorso dei ragazzi intrappolati nella grotta sono impegnati 90 subacquei: 50 stranieri e 40 thailandesi.