Concluse le operazioni di salvataggio: i soccorritori hanno estratto dalla grotta Tham Luang anche gli ultimi giovani calciatori e l’allenatore
La notizia che il mondo aspettava da giorni è arrivata: tutti i ragazzi rimasti intrappolati nella grotta Tham Luang dal 23 giugno sono stati salvati.
L’incubo è finito nel primo pomeriggio, ora italiana, quando anche l’allenatore della squadra di calcio rimasta per giorni nell’oscurità e senza contatti con l’esterno è stato estratto dalla grotta Tham Luang.
Un finale atteso da tutti ma difficile da immaginare, viste le condizioni estreme che hanno dovuto affrontare i soccorritori. Dal 2 luglio scorso, giorno del ritrovamento dei ragazzi in una parte asciutta della grotta vicino a Pattaya Beach, l’assistenza e le operazioni di salvataggio sono continuate senza interruzioni nonostante il rischio di nuove inondazioni per le piogge monsoniche.
Uno dei Navy Seal thailandesi, che assieme a decine di altri sub provenienti da altri Paesi, hanno portato fuori i ragazzi, ha perso la vita per la carenza di ossigeno nelle cavità ma la macchina dei soccorsi non si è mai fermata.
Così il lieto fine che tutti attendevano, a partire dai familiari dei ragazzi rimasti per giorni a pregare per un miracolo fuori dalla grotta Tham Luang, ora è realtà.
Domenica erano stati tratti in salvo i primi quattro baby calciatori, mentre ieri sono stati estratti vivi altri quattro ragazzi. Oggi, come annunciato dalle autorità della Thailandia, anche gli ultimi 4 giovani e il loro allenatore sono stati portati in salvo dalla grotta Tham Luang che li ha tenuti prigionieri per 17 giorni. Raggiungeranno l’ospedale nel quale sono ricoverati i compagni di squadra, che secondo quanto si apprende stanno bene.
Jesada Chokdumrongsuk, vicedirettore generale del ministero della Sanità pubblica, ha detto che i primi quattro salvati, di età compresa tra 12 e 16 anni, sono già in grado di nutrirsi normalmente. Due hanno una probabile infezione polmonare, ma tutti e otto sono generalmente “sani e sorridenti”.