“Bimbi in auto: vision zero”: al via la campagna di sensibilizzazione del Governo sulla sicurezza dei più piccoli nei mezzi privati di trasporto
“Bimbi in auto: vision zero” è lo slogan della campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza in auto dei bambini promossa dai ministeri della Salute, dei Trasporti, degli Interni e dalle società scientifiche e culturali dei pediatri.
La campagna sarà presentata domani all’auditorium del ministero della Salute di Lungotevere Ripa 1.
A fare le spese dei 175mila incidenti stradali che si registrano ogni anno sulle strade, sono infatti centinaia di bambini, che perdono la vita o riportano lesioni anche gravissime e permanenti. Nella gran parte dei casi la causa di questi infortuni è il mancato o cattivo uso dei seggiolini, obbligatorio per i bimbi fino al metro e cinquanta d’altezza, e delle cinture di sicurezza per i ragazzini più grandi.
Genitori, nonni, educatori e tutti coloro che, a vario titolo, si prendono cura dei bambini hanno bisogno di ulteriori informazioni sul corretto uso dei dispositivi di ritenuta secondo quanto previsto dall’art. 172 del Codice della strada. Questo, infatti, è l’obiettivo dell’iniziativa promossa dal Governo.
La campagna di sensibilizzazione sarà diffusa negli ambulatori pediatrici, negli ospedali, consultori, centri vaccinali e sui principali mezzi di comunicazione.
Intanto sempre sul fronte della sicurezza dei bambini in auto, perplessità del Codacons sulla misura annunciata dal Ministro dei trasporti Toninelli che renderà obbligatori su ogni auto i seggiolini anti-abbandono.
“Da tempo chiediamo misure contro l’abbandono dei bambini in auto, fenomeno che ha prodotto 8 morti negli ultimi dieci anni, ma la scelta del Ministro di porre a carico delle famiglie l’obbligo di dotarsi di un apposito seggiolino non ci appare la soluzione migliore – spiega il presidente Carlo Rienzi –. Tale misura comporterà infatti inevitabili costi per le famiglie a fronte di futuri sgravi fiscali ancora indefiniti e che comunque non coprirebbero totalmente la spesa”.
“Al contrario l’obbligo di dispositivi anti-abbandono che noi chiediamo da 10 anni deve essere varato nei confronti delle case automobilistiche, prevedendo allarmi sonori e sistemi automatici di climatizzazione dell’abitacolo direttamente sulle autovetture” conclude Rienzi.