Centri impiego, parte la riforma: Governo vuole più operatori


Centri impiego da rivoluzionare secondo l’esecutivo Conte: in arrivo assunzioni per trasformare gli uffici in strumenti capaci di offrire opportunità ai giovani

Centri impiego da rivoluzionare secondo l'esecutivo Conte: in arrivo assunzioni per trasformare gli uffici in strumenti capaci di offrire opportunità ai giovani

La rivoluzione dei centri impiego è alle porte. L’obiettivo condiviso tra Governo e Regioni, emerso al termine dell’incontro al Mise tra il Ministro Di Maio e gli Assessori regionali al lavoro è chiaro: potenziare i centri per l’impiego per trasformarli in strutture moderne ed efficienti, capaci di offrire opportunità concrete ai giovani all’altezza dei nostri partner europei.

Come spiega una nota del Mise, il primo step della riforma dei centri impiego, essenziale anche per l’introduzione del reddito di cittadinanza, è quello di aumentare il numero di operatori impegnati nella attività svolte dagli uffici, procedendo subito ad assunzioni su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di arrivare a raddoppiarne a breve il numero di cui oggi dispongono.  Un obiettivo raggiungibile grazie alle risorse che il Governo si appresta a stanziare in bilancio, sin dalla prossima manovra da portare in Parlamento.

“Ho incontrato per la seconda volta gli Assessori al lavoro delle 20 regioni italiane, stiamo entrando nella fase operativa di rafforzamento e riorganizzazione dei Servizi per il lavoro” ha dichiarato il Ministro Di Maio, dopo l’incontro con le Regioni.

“Adesso avviamo il piano di stanziamento dei fondi per potenziare i centri per l’impiego, quindi dopo la riunione di oggi siamo d’accordo sull’idea di intervenire in maniera omogenea sui centri impiego, di potenziare il personale e i fondi per le strutture. Vogliamo rompere quel muro di gomma che i disoccupati trovano quando vanno al centro per l’impiego – ha aggiunto il Ministro -. Vogliamo creare un modello univoco che offra i medesimi servizi e offra le stesse possibilità da nord a sud per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro e ci consenta di avviare il reddito di cittadinanza in tutto il paese. Il Governo del cambiamento è anche questo, costruire insieme il futuro”.

Soddisfatta, per l’esito dell’incontro, anche la coordinatrice degli Assessori al lavoro della Conferenza delle Regioni, Cristina Greco, che così ha commentato l’esito della riunione presso la sede dello Sviluppo economico: “Abbiamo ascoltato la relazione del Ministro sul tema e abbiamo esposto in sintesi le nostre proposte. C’è una sostanziale unitarietà di vedute sul ruolo cruciale dei servizi per l’impiego per supportare i processi di incontro tra domanda e offerta di lavoro“.

“L’obiettivo condiviso – ha proseguito l’Assessore – è quello di portare questi servizi pubblici rivolti a cittadini e imprese a livelli di efficienza almeno paragonabili a quelli dei principali partner europei, mediante l’incremento delle risorse professionali; un rinnovamento organizzativo, un maggiore utilizzo delle nuove tecnologie, un potenziamento del rapporto con le imprese; una politica di investimenti sulle strutture e sugli uffici”.

Sulla base di queste premesse condivise cominceranno a lavorare i tecnici del Ministero e degli assessorati per scrivere insieme le norme che, secondo Di Maio, “servono per far sì che i centri per l’impiego diventino una opportunità per i giovani e non una umiliazione: non più un muro di gomma che respinge i disoccupati ma finalmente uno strumento per reinserire lavorativamente le persone”.

La platea potenziale di cittadini interessati conta 6 milioni di persone che potrebbero rivolgersi ai centri impiego. Un forte incentivo a fare presto per tutti se consideriamo che, nella situazione attuale, solo il 2% si rivolge a loro.