In Veneto designate 96 zone speciali di conservazione


Il ministro dell’Ambiente Costa ha firmato il decreto: rafforzate le misure di tutela dell’ecosistema in 96 zone speciali di conservazione del Veneto

Il ministro dell'Ambiente Costa ha firmato il decreto: rafforzate le misure di tutela dell'ecosistema in 96 zone speciali di conservazione del Veneto

Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha firmato il decreto che designa “Zone speciali di conservazione” (ZSC) 96 Siti di importanza comunitaria (SIC) delle regioni biogeografiche alpina e continentale nella Regione Veneto.

La designazione delle Zone speciali di conservazione è un passaggio fondamentale per la piena attuazione della Rete Natura 2000 perché garantisce l’entrata a pieno regime di misure di conservazione specifiche e offre una maggiore sicurezza per la gestione della rete e il suo ruolo strategico finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo di arrestare la perdita di biodiversità in Europa entro il 2020.

Nel dettaglio, sono 35 le Zone speciali di conservazione della regione biogeografica alpina designate nella Regione Veneto. Tra queste, dalle Dolomiti di Ampezzo, al gruppo del Sella e della Marmolada, al lago di Misurina, i

Sono 61, invece, le Zone speciali di conservazione della regione biogeografica continentale, sempre nel territorio veneto. Tra queste, i Colli Asolani, la laguna medio-inferiore e superiore di Venezia, il Delta del Po (tratto terminale e delta veneto).

Sul sito del ministero dell’Ambiente, a seguito dell’emanazione del decreto del ministro Costa, sono pubblicati nell’apposita sezione sulle ZSC la cartografia delle Zone speciali di conservazione, i tipi di habitat naturali e le specie di fauna e flora selvatica, già comunicati alla Commissione europea, nonché gli atti regionali con i quali sono stati individuati gli obiettivi e le misure di conservazione per la designazione dei siti.

Gli obiettivi e le misure di conservazione per evitare il degrado degli habitat naturali e degli habitat di specie, per i quali le ZSC sono designate, integrano le misure di salvaguardia e le previsioni normative esistenti. Entro 6 mesi dall’emanazione del decreto, la Regione Veneto provvederà ad assicurare l’allineamento tra le misure di conservazione e la Banca dati Natura 2000. Inoltre, sempre entro 6 mesi, la Regione Veneto comunicherà al ministero dell’Ambiente il soggetto gestore di ciascuna Zona.