Quella in Yemen è la peggiore crisi umanitaria del mondo: dopo l’escalation del conflitto a Hodeida, le agenzie umanitarie hanno fornito sul campo l’assistenza di cui c’era grande bisogno
“Gli attacchi contro le strutture e i servizi civili sono inaccettabili, disumani e violano il diritto bellico fondamentale. Le violenze in corso e i ripetuti attacchi sulle infrastrutture civili salvavita a Hodeida rappresentano una minaccia diretta alla sopravvivenza di centinaia di migliaia di bambini e le loro famiglie”. Così il Direttore Generale dell’UNICEF, Henrietta H. Fore, interviene sulla crisi umanitaria in Yemen.
“Negli ultimi giorni si sono intensificati gli attacchi contro sistemi e strutture essenziali per sostenere le vite dei bambini e delle famiglie. Due giorni fa, abbiamo ricevuto notizie di due attacchi aerei su un deposito, supportato dall’UNICEF, che conteneva aiuti umanitari tra cui kit igienici e legati all’acqua. Il 28 luglio, un centro sanitario sostenuto dall’UNICEF nel distretto di Zabid è stato attaccato, causando danni al serbatoio di carburante della struttura. Il 27 luglio la stazione idrica nel distretto di al-Mina, che forniva Hodeida con la maggior parte dell’acqua, è stata colpita” spiega Fore.
“Lo Yemen sta già affrontando una grave carenza di acqua potabile, che è direttamente collegata alle epidemie di colera e diarrea acquosa acuta. Gli attacchi contro le infrastrutture idriche minacciano gli sforzi per prevenire altre epidemie di colera e diarrea acquosa acuta in Yemen. Continueremo a chiedere a tutte le parti coinvolte nel conflitto di proteggere i civili e le infrastrutture civili. La guerra in Yemen non ha vincitori. Sta derubando i bambini yemeniti del loro futuro”.