Impennata delle importazioni di soia statunitense nell’Unione europea dopo le ritorsioni di Pechino ai dazi americani voluto dal presidente Trump
L’Unione Europea ha aumentato del 283% le importazioni di soia statunitense duramente colpita dalle ritorsioni cinesi scattate dopo le prime misure adottate dagli Stati Uniti nei confronti del gigante orientale.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel rendere noti i dati del primo report della Commissione Europea dal quale si evidenzia che stanno già avvenendo le maggiori importazioni di soia dagli USA previste dalla tregua sancita dall’incontro tra il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker e il presidente americano Donald Trump che ha appena annunciato di voler alzare ulteriormente i dazi su 200 miliardi di dollari di prodotti Made in China importati negli Usa.
A luglio le importazioni dell’UE dagli USA sono aumentate del 283% rispetto allo stesso mese dello scorso anno arrivando a 360.000 tonnellate di soia, rispetto alle 94.000 dello scorso anno.
Rispetto al totale delle importazioni UE di soia, la quota degli USA è diventata del 37% mentre lo scorso anno era del 9%. Le importazioni sono aumentate anche in Italia del 31% nel primo quadrimestre del 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per un totale di 43 milioni di euro.
L’accordo tra Usa e Ue riguarda direttamente l’Italia che è il primo produttore europeo con circa il 50% della soia coltivata ma che e comunque deficitaria e deve importare dall’estero. Per questo vanno attentamente monitorati nei prossimi mesi gli effetti dell’accordo siglato tra Unione Europea e Usa.
La soia è uno dei prodotti agricoli più coltivati nel mondo, largamente usato per l’alimentazione degli animali da allevamento, con gli Stati Uniti che si contendono con il Brasile il primato globale nei raccolti seguiti, sul podio, dall’Argentina per un totale dell’80% dei raccolti mondiali mentre la per sostenere l’aumento del consumo di carne con i propri allevamenti la Cina è il principale acquirente mondiale della soia seguito dall’Unione Europea.