L’andamento positivo dei consumi di frutta e verdura oltre che dall’ondata di caldo è spinto anche dalla svolta salutistica a tavola degli italiani
Con il grande caldo i consumi di frutta hanno fatto registrare un balzo del 20% negli ultimi dieci giorni rispetto alla decade precedente. E’ quanto stima la Coldiretti sulla base delle indicazioni di Campagna in riferimento all’impatto sugli acquisti provocato dal forte innalzamento delle temperature, anche se ora a preoccupare sono le tempeste estive che con nubifragi e grandine provocano danni irreversibili alle produzioni proprio alla vigilia del raccolti.
L’andamento positivo dei consumi oltre che dai cambiamenti climatici è spinto anche dalle preferenze alimentari di giovani e meno giovani che fanno sempre più attenzione al benessere a tavola con la preferenza accordata a cibi freschi, genuini e dietetici. Con gli stili di vita più salutistici si affermano anche nuove modalità di consumo favorite anche dalla disponibilità di tecnologie casalinghe low cost, dalle centrifughe agli essiccatori che aiutano a far apprezzare cibi salutari anche ai più piccoli, a casa, o in spiaggia.
Il risultato è che il 2018, se sarà mantenuto il trend attuale, si appresta a far registrare il record del decennio nei consumi di frutta e verdura dopo che già nel 2017 erano saliti a 8,5 miliardi di chili. Una decisa inversione di tendenza dopo che il consumo in Italia era sceso in passato addirittura sotto il limite di 400 grammi a testa al giorno consigliato dal Organizzazione mondiale della Sanita (Oms).
Ad essere apprezzato è il fatto che frutta e verdura sono alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile. Antiossidanti “naturali” sono infatti le vitamine A, C ed E che sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca.
La ricerca di sicurezza e genuinità nel piatto porta l’88% degli italiani a bocciare la frutta straniera e a ritenere importante scegliere nel carrello frutta e verdura Made in Italy secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, visto che l’Italia è al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,6%).