Il Codacons ha chiesto al Tar il blocco urgente di tutti gli atti che hanno portato alla nomina dei 4 nuovi consiglieri Rai
Codacons e le associazioni Articolo 32 e Associazione utenti Radiotelevisivi hanno impugnato al Tar del Lazio la nomina dei 4 consiglieri del Cda Rai eletti dal Parlamento. A ricorrere è anche l’avvocato Carlo Rienzi, che aveva formalmente presentato la propria candidatura.
“A fondare il ricorso è la legge Renzi di riforma (n. 220/15) che proprio per le nomine parlamentari ha imposto una vera e propria selezione pubblica. Condizione principale e necessaria per concorrere: possedere i necessari requisiti. Ebbene basta visionare i cv pubblicati sul web per notare che nessuno dei 4 eletti possiede i requisiti previsti dalla normativa per ricoprire il ruolo di consigliere: al di la delle esperienze manageriali di ognuno, i nuovi consiglieri non possiedono alcuna conoscenza specifica del settore radiotelevisivo” spiega l’associazione dei consumatori.
Di fronte al totale stravolgimento della legge Renzi che garantiva il merito e il rispetto dei requisiti per le nomine di ambito parlamentare, il Codacons ha chiesto al Tar il blocco urgente di tutti gli atti che hanno portato alla nomina dei 4 nuovi consiglieri Rai.
“La politica litiga sul nome del Presidente Rai ma chiude gli occhi sulla illegalità di tutte le nomine del Cda – afferma il presidente dell’associazione dei consumatori Carlo Rienzi -. Vediamo se ora il Presidente della commissione di vigilanza Barachini si accorgerà, grazie all’ufficiale giudiziario che gli ha consegnato il nostro ricorso al Tar, che l’intero consiglio di amministrazione Rai è stato nominato illegalmente”.