Il presidente della Commissione europea Juncker annuncia una proposta legislativa per abolire il passaggio dall’ora solare all’ora legale: “Ma deciderà ogni singolo Stato membro”
Mentre l’estate volge ormai al termine, torna di attualità il discusso tema del passaggio dall’ora solare all’ora legale. Il presidente della Commissione UE, Jean Claude Juncker, ha affermato che la Commissione presenterà prossimamente “una proposta legislativa per abolire il cambio d’ora due volte l’anno”.
Si avrebbe dunque la stessa ora tutto l’anno e secondo lo stesso Juncker spetterà agli stati membri decidere se restare all’ora solare o all’ora legale.
La proposta definitiva della Commissione dovrà essere approvata successivamente dal Parlamento europeo, che lo scorso 8 febbraio si è espresso sull’abolizione del passaggio dall’ora solare all’ora legale. Gli eurodeputati nel testo hanno chiesto alla Commissione di condurre una valutazione approfondita della direttiva in materia di ora legale e, se necessario, di formulare una proposta di revisione.
L’abolizione dell’ora legale ha visto numerose iniziative di cittadini europei, in particolare dei Paesi del Nord Europa: hanno dimostrato che l’opinione pubblica è preoccupata per il cambiamento biennale dell’orario, che segna l’inizio e la fine dell’estate, e che attualmente si compie l’ultimo fine settimana di marzo e di ottobre.
Numerosi studi però non sono riusciti a giungere a conclusioni definitive, ma hanno segnalato l’esistenza di possibili effetti negativi sulla salute umana.
Codacons: “Gli italiani lo chiedono da 20 anni”
Il Codacons sostiene con fermezza l’eliminazione del passaggio all’ora legale annunciata oggi dal presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker.
“Da circa 20 anni chiediamo di eliminare il passaggio da ora solare a ora legale, e in base ai nostri sondaggi l’80% dei cittadini italiani si dice contrario al cambio delle lancette dell’orologio da eseguire due volte l’anno” spiega il presidente Carlo Rienzi.
Come da sempre sostenuto dal Codacons i costi relativi al passaggio all’ora legale sono decisamente superiori ai benefici: lo sfasamento di un’ora determina conseguenze sia a livello di umore, sia a livello fisico per circa il 15% dei cittadini, e produce disturbi del sonno in un bambino su due. “Risintonizzare i ritmi biologici provoca un disagio per l’organismo, anche negli individui adulti: è stato infatti dimostrato come il passaggio generi nei primi giorni stanchezza, apatia, nervosismo, emicranie e, in alcuni casi, addirittura stati depressivi, con ripercussioni dirette sulla produttività sul lavoro”.
“Non è certo un caso se in farmacia, a seguito del cambio ora solare/ora legale, si impennino puntualmente anche le vendite di prodotti contro il jetlag – afferma il Codacons -. Senza contare i disagi per l’intera popolazione legati all’aggiustamento dell’orario: aggiornamenti sistemi informatici, orari dei treni, termostati temporizzati, dvd, agende elettroniche, radiosveglie, orologi nelle auto, problemi nelle transazioni finanziarie ecc.”.
“Il passaggio ora solare/ora legale, dunque, determina costi sociali e perdite produttive decisamente superiori ai benefici determinati dal cambio orario, e in tal senso la sua abolizione determinerà vantaggi per tutti i cittadini Ue” conclude il Codacons.