Dal 18 al 28 settembre nella galleria di Francesca Antonini a Roma la mostra e il libro “UGANDA – Ma dove lo trovate il tempo?”: Monica Carocci racconta l’attività dell’associazione che effettua interventi di chirurgia plastica ricostruttiva in Africa
Un libro fotografico e una mostra per documentare il lavoro dei medici e dei volontari che ogni anno, in Africa e nello specifico in Uganda, effettuano formazione specifica teorica e pratica e interventi di chirurgia plastica ricostruttiva su numerosi pazienti che, altrimenti, non potrebbero ricevere cure. Operazioni salvifiche non solo dal punto di vista della salute, ma anche riabilitative a livello di percezione sociale e possibilità di lavorare.
È il lavoro prezioso che porta avanti l’associazione Cute Project, e che ogni anno viene documentato per immagini da fotoreporter invitati a trascorrere un periodo di residenza d’artista in Uganda e in Benin. L’ultima protagonista è stata Monica Carocci, che ha realizzato il libro “Uganda – Ma dove lo trovate il tempo?” e la mostra fotografica, dallo stesso titolo, che sarà a Roma dal 18 al 28 settembre.
«Monica Carocci è partita nel novembre 2017 per passare assieme ai medici e volontari di Cute Project Onlus alcune settimane, piene di vita e di vite – spiega la critica Olga Gambari–. Un racconto visivo che va ben oltre le fotografie e la mera descrizione oggettiva. Perché non bastano le parole per raccontare le esperienze. A volte le immagini sono sguardi che si aprono direttamente sulle cose che accadono, sui luoghi, sulle persone, sui gesti, i dettagli, le luci. E riescono a portarne testimonianza visiva ed emotiva. A restituire un’atmosfera e una dimensione che altrimenti sarebbe perduta».
Il lavoro di Monica Carocci è insieme arte e vita, esperienza condivisa che coinvolge il visibile e quello che non lo è. Le fotografie di Monica, secondo il suo stile inconfondibile, sono opere dove pittura e scultura si mescolano, stampate a mano da lei stessa su carta baritata.
«Immagini preziose e uniche che appartengono a un flusso visionario e poetico eppure emerso dal mondo reale. Bianchi e neri, paesaggio umano e naturale, architetture che si sciolgono una dentro l’altra. Un invito a guardare davvero, a sentire. Questo in fondo fanno i medici e i volontari di Cute Project» spiega ancora Olga Gambari.
Opere e catalogo saranno in vendita a un prezzo simbolico: «Sono un dono dell’artista e un ulteriore gesto di generosità e impegno da parte dell’associazione Cute, e di tutti coloro che partecipano al progetto, ciascuno supportandone un pezzetto, al fine di raccogliere risorse economiche preziose e imprescindibili per sostenere altre missioni umanitarie» commenta Gambari.
Un ringraziamento speciale dall’associazione va a Collezionissima, che sostiene ogni anno la residenza d’artista.
Monica Carocci – “UGANDA – Ma dove lo trovate il tempo?”
a cura di Cute Project, edito da PostMediaBooks
Roma,18-28 settembre
Galleria di Francesca Antonini, via Capo le Case 4