Fino al 7 ottobre al Museo Internazionale delle Ceramiche a Faenza “sfilano” sei marchi famosi della produzione di superfici in abbinamento con il top del design internazionale
Una serie di nomi famosi del design internazionale con le loro creazioni realizzate per sei noti marchi dell’industria ceramica sono i protagonisti della mostra “Superfici d’autore 2018” al Museo Internazionale delle Ceramiche a Faenza, in corrispondenza con due delle più importanti fiere dedicate alla ceramica in Italia (Cersaie a Bologna e Tecnargilla a Rimini).
Dal 21 settembre al 7 ottobre i visitatori del Museo faentino potranno conoscere alcuni tra i più importanti marchi industriali ceramici che hanno scelto di investire nella produzione di alcune linee di superfici progettate da designer di livello internazionale insieme ai vincitori del Tecnargilla Design Award (TDA), il concorso ideato da Tecnargilla per premiare le ultime innovazioni tecnologiche, i materiali e le finiture di superficie applicabili alla produzione di piastrelle ceramiche. Insieme agli Awards sono esposte le migliori produzioni di CEDIT – Ceramiche d’Italia del gruppo Florim con i lavori realizzati da Formafantasma, Zaven e dai fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni; Diesel Living with Iris Ceramica, Gigacer con il progetto “Les Couleurs Le Corbusier”, Lea Ceramiche con Fabio Novembre e Philippe Nigro, Marazzi con Antonio Citterio Patricia Viel, infine Mutina con Ronan & Erwan Bouroullec, Hella Jongerius, Raw Edges, Patricia Urquiola.
CEDIT – Ceramiche d’Italia presenta la collezione “CROMATICA” disegnata da Studio Formafantasma che indaga le possibilità del colore nella produzione industriale ceramica contemporanea. La serie è composta da 6 nuance declinate in due superfici (naturale e lucida) e diversi formati.
Per lo sviluppo della cartella colori Studio Formafantasma è partito da una ricerca che ha coinvolto anche gli archivi CEDIT, ispirandosi, tra gli altri, ad una vasta gamma di smalti disegnati da Ettore Sottsass per l’azienda alla fine del secolo scorso.
“RILIEVI” disegnata da Zaven è la nuova collezione di rivestimenti per l’interior design dal forte impatto estetico (presentata in anteprima durante il Fuorisalone 2018) che rompe i tradizionali schemi della ceramica: elementi tridimensionali con geometrie e colori differenti decorano le grandi lastre CEDIT trasformando le pareti e gli spazi in vere e proprie composizioni scenografiche. Inoltre a distanza di cinquant’anni esatti dalla prima collaborazione progettuale con Achille e Pier Giacomo Castiglioni il marchio ripropone un’accurata riedizione del vaso “LAPIS” (disegnato nel 1968) nei tre formati originari e con una palette cromatica aggiornata, ma fortemente ispirata a quella dell’epoca.
Dalla partnership tra Iris Ceramica e Diesel Living, che fin dal primo incontro nell’estate del 2016, ha entusiasmato entrambi i brands nascono nuove icone del design Made in Italy. Mood e design innovativi che completano l’idea di casa Diesel Living, un progetto aperto solo ai grandi marchi dell’arredo, dell’illuminazione, dell’oggettistica e dei tessuti made in Italy, ora arricchito da Iris Ceramica.
Gigacer è tra i leader nella produzione di lastre in Gres porcellanato in grandi formati 120×250 e 120×120 cm. Fin dalla sua creazione, Gigacer si è distinta come azienda moderna, con un prodotto dall’elevato contenuto tecnico, di alta qualità e dal design innovativo. In occasione del Salone del Mobile 2018 ha presentato LCS Ceramics, il sistema colore in gres porcellanato basato sulla Polychromie architecturale di Le Corbusier, realizzato da Gigacer in esclusiva con la Fondazione Les Couleurs Le Corbusier. L’idea di utilizzo del colore sviluppata dal grande maestro e padre dell’architettura moderna, ora in mostra in Faenza.
Lea Ceramiche propone i lavori realizzati insieme ai designer Philippe Nigro e Fabio Novembre. “FILIGRANE” di Philippe Nigro è un progetto che interroga la nostra percezione tra il materiale naturale e la sua imitazione tramite la riproduzione su ceramica. Filigrane propone di giocare con l’illusione e di usare l’alta tecnologia della lavorazione ceramica come un’opportunità per realizzare un materiale “neutro”, una superficie per effetti possibili solo con queste nuove tecnologie di produzione.
“CONCRETO” di Fabio Novembre approfondisce il tema del cemento con una rappresentazione iperrealista delle superfici cementizie. Un’operazione concettuale che nasce da un’indagine estetica e materica per catturare il maggior numero di dettagli del materiale andando però al di là della stessa realtà oggettiva, stravolgendola e sottolineandola: le diverse texture e cromie del cemento, diventano quindi gli sfondi della collezione declinati in cinque tonalità – extra light, light, medium, dark e rust – che ripropongono la matericità del materiale grazie alla tecnologia del gres porcellanato laminato.
Marazzi propone la collezione ‘Grand Carpet’, firmata Antonio Citterio Patricia Viel, che nasce dalla collaborazione tra l’azienda e gli architetti su un progetto site specific realizzato per il settecentesco Cortile della Farmacia dell’Università Statale di Milano. Piccoli pixel, più meno densi di colore, su lastre in gres porcellanato 120×240 cm, creano un unico grande disegno, ripetibile all’infinito e sempre diverso, restituendo una decorazione su scala ingigantita che non prevale sulla materia.
“Abbiamo deciso di cercare nella tradizione decorativa orientale un tema di disegno che potesse valorizzare il grande formato della lastra e la calda natura della pasta ceramica”, raccontano i progettisti. “Gran Carpet contamina il disegno del tappeto orientale con la tradizione Kolam del decoro effimero a pavimento con il riso, ma anche con il Mehindi, il tatuaggio temporaneo rituale indiano, e riesce a superare il paradosso che spesso incontra il decoro nell’architettura, di essere neutro e ma anche di rafforzare il carattere e l’intenzione del progetto, attribuendo identità e riconoscibilità allo spazio”.
E ancora Mutina presenta i lavori frutto della collaborazione con i designers Ronan & Erwan Bouroullec, Hella Jongerius, Raw Edges, Patricia Urquiola. Il principio fondante di Mutina è colmare un vuoto, portare una conoscenza, parlare per la prima volta di design e superfici ceramiche e per farlo ha coinvolto nel suo percorso diversi designer con i quali condivide le stesse passioni e un approccio al prodotto unico, basato su una continua ricerca e un’alta sensibilità per la materia, le texture ed il colore.
Per l’edizione 2018 di Superfici d’autore presenta: “PIANO” design Ronan & Erwan Bouroullec: una serie infinita di combinazioni casuali che conferiscono alla superficie un effetto vibrante, grazie all’alternanza continua di due formati e diverse sfumature. La collezione è costituita da sei referenze realizzate su diverse basi colorate, sulle quali vengono applicate bande di smalto a spessore di diversa larghezza. “DIARAMA” design Hella Jongerius è la prima collezione realizzata da Mutina in collaborazione con Hella Jongerius, che si inserisce nel percorso di ricerca su colori, materiali e texture che la designer porta avanti da sempre con esiti sempre nuovi e inediti.
Nasce dalla volontà di dare vita a una collezione caratterizzata da un ampio range di tonalità cromatiche che vengono alla luce in modo del tutto naturale e casuale, attraverso la stratificazione dei colori, così come avviene nei dipinti. Il risultato finale è quindi sempre diverso a seconda della combinazione tra pasta e smalto. Al centro, una striscia di argilla colorata non smaltata fa da contrasto con il resto della superficie lucida.“COVER” design Patricia Urquiola è uno dei primi esperimenti di Mutina e Patricia Urquiola su lastre di grande formato. La collezione nasce da un progetto sperimentale, che fa uso della tecnologia Continua Plus di ultima generazione. La materia ceramica, arricchita da una miscela di micro-graniglie fuse in un’unica pasta, costituisce la base su cui vengono poi realizzate delle trame in serigrafia colorata, caratterizzate da grafiche irregolari, figurative o geometriche.
“FOLDED XL” e “TAPE” design Raw Edge. “Folded XL” ripropone l’effetto della carta piegata dell’omonima collezione, ma in un grande formato che consente di evitare le fughe, ottenendo così una superficie continua senza che il disegno venga interrotto.
“Folded XL è materia pura pressata in un impianto ceramico di ultima generazione che consente, per la prima volta, di realizzare strutture a rilievo su lastre di grandi dimensioni, “Tape” è costituita da grafiche colorate che si posano su due fondi tinta unita, uno bianco ed uno nero, creando atmosfere diverse in uno stesso ambiente e consentendo una morbida transazione da un pattern all’altro. Il prodotto si compone di una prima leggera grafica di fondo, quasi impercettibile, richiama l’effetto gessoso delle superfici dei carreaux-ciments, e di una seconda gamma di grafiche che ne costituisce gli 8 diversi pattern tutti realizzati nei 5 toni che caratterizzano la collezione.