Al Cnr-Icb di Sassari inaugurato il Laboratorio di diagnostica molecolare in oncologia con una delle più avanzate piattaforme di sequenziamento di nuova generazione per definire profili genomici e tracciare identikit tumorali per ogni singolo paziente
L’Unità di genetica dei tumori dell’Istituto di chimica biomolecolare del Cnr di Sassari (Cnr-Icb), diretta da Giuseppe Palmieri, è da anni impegnata nella classificazione molecolare dei pazienti oncologici attraverso l’identificazione delle mutazioni genetiche che sono alla base dei processi di formazione e progressione dei tumori maligni.
È infatti attiva dal 2009 (ed è stata recentemente rinnovata fino al 2021) una convenzione con l’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari per l’‘Analisi di mutazioni su tessuti e campioni biologici da pazienti neoplastici’, cui fanno riferimento tutte le principali oncologie della Sardegna per la classificazione molecolare dei propri pazienti neoplastici.
In campo oncologico, negli ultimi anni, si è assistito ad una vera rivoluzione dello scenario diagnostico e terapeutico, basata su tre avanzamenti fondamentali: l’affermazione di una diagnosi molecolare volta a un’oncologia di precisione, ‘la terapia giusta per il paziente giusto’, l’approccio multidisciplinare alla gestione del paziente neoplastico. Le nuove terapie sistemiche sono oggi costituite sia da farmaci a bersaglio molecolare (targeted therapy, in grado di legarsi specificamente ai bersagli molecolari identificati nelle cellule tumorali) che da agenti immunoterapici (che potenziano l’azione del sistema immunitario contro la malattia neoplastica. Ne consegue un sensibile miglioramento della sopravvivenza dei pazienti affetti da cancro.
Recentemente, il gruppo diretto da Palmieri è diventato una delle unità operative che fanno parte del nuovo programma speciale dedicato allo studio delle metastasi lanciato dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc).
Il programma di ricerca – coordinato da Michele Maio dell’Azienda ospedaliera universitaria di Siena, e selezionato dopo rigorosa valutazione da parte di esperti internazionali – ha l’obiettivo di studiare il ruolo di specifiche alterazioni del DNA nel favorire la formazione di metastasi e nel conferire resistenza ai nuovi immunoterapici, farmaci in grado di ‘risvegliare’ il sistema immunitario nel riconoscimento di gran parte dei tumori maligni e di ottenere significative risposte terapeutiche durature e un impressionante prolungamento della sopravvivenza globale nei pazienti responsivi.
In quest’ottica, il Cnr-Icb di Sassari ha avviato il Laboratorio di diagnostica molecolare in oncologia, dotandosi di una delle più avanzate piattaforme di sequenziamento di nuova generazione (next-generation sequencing), volta a rendere estremamente dettagliata la definizione dei profili genomici, al fine di tracciare identikit tumorali per ogni singolo paziente oncologico in esame. Questa implementazione diagnostica andrà affiancata al cambiamento nella gestione dei pazienti neoplastici.
In particolare, quando si fa una diagnosi di tumore maligno, non si può più parlare di un’unica patologia, ma di un insieme di malattie che possono differenziarsi per caratteristiche cliniche, istopatologiche e molecolari nonché per la risposta alla terapia. Proprio la disponibilità di tutte queste nuove opzioni diagnostiche e terapeutiche rende la diagnosi e il trattamento un processo molto più complesso, nel quale più professionisti devono coordinarsi ed integrarsi.
In tal senso, l’Unità di genetica dei tumori del Cnr-Icb di Sassari partecipa a diversi team multidisciplinari, per le varie patologie oncologiche, impegnate nella definizione del miglior percorso diagnostico e terapeutico di ciascun paziente.
Il laboratorio è stato inaugurato nell’ambito del 5° congresso annuale del Cnr-Icb alla presenza del sindaco di Sassari Nicola Sanna, del direttore dell’istituto Barbara Nicolaus e del direttore del Cnr-Dsctm Maurizio Peruzzini.