Per evitare spiacevoli inconvenienti e brutte figure, è opportuno abituare gradualmente il proprio cane ad osservare le norme di bon ton. Sergio Bottino, esperto di Ca’ Zampa, offre preziosi suggerimenti per educare il proprio pet a casa, negli spazi comuni del condominio e in strada
Essere ben educati non è più una prerogativa richiesta esclusivamente agli uomini. Se, stando ai dati raccolti da Euromonitor, nelle famiglie italiane vivono circa 7 milioni di cani, allora anche i fedeli amici a quattro zampe sono chiamati a osservare le norme di bon ton richieste dai diversi luoghi, soprattutto a casa, negli spazi comuni del condominio, in strada e nei luoghi pubblici. Purtroppo talvolta la presenza di cani può essere anche motivo di una lite condominiale. Sono infatti oltre 21000 gli esposti che giungono ogni anno al Tribunale degli animali dell’Aidaa che hanno per oggetto i fedeli amici a quattro zampe.
“Per evitare che il proprio cane abbai eccessivamente per un tempo prolungato nel cuore della notte disturbando gli altri condomini, o peggio, che marchi uno spazio verde comune in cui giocano anche i bambini – afferma Sergio Bottino, Coordinatore dei servizi extra-veterinari per gli animali di Ca’ Zampa – la prima clinica veterinaria integrata nata a Brugherio alle porte di Milano, pensata per prendersi cura non soltanto della salute, ma anche del benessere degli animali da compagnia – sono sufficienti talvolta piccoli accorgimenti ma decisivi. Ecco perché è sicuramente opportuna un’educazione cinofila che ponga al centro la relazione del pet con il suo proprietario in grado di portare progressivamente i suoi frutti. Per affinare il bon ton degli amici a quattro a zampe, è possibile portare avanti un’adeguata educazione cinofila che scoraggi il più possibile spiacevoli inconvenienti e brutte figure al suo proprietario in casa, nel palazzo e in strada”.
Ecco allora le principali regole di bon ton che un cane dovrebbe rispettare nei diversi contesti in cui viene a trovarsi in città, dalla propria abitazione al condominio, dai mezzi pubblici al ristorante e ai negozi.
Il galateo del cane in casa, ovvero come fare per non disturbare i vicini
Un cane è agitato, abbaia e crea trambusto in casa perché non ha potuto sfogare la propria indole ed energia a sufficienza all’esterno, spesso a causa della scarsa disponibilità di tempo libero del suo conduttore. In effetti un pet alimentato adeguatamente, accudito nel modo migliore e accompagnato in uscite quotidiane di qualità opportunamente cadenzate, è appagato e vive anche la dimensione casalinga come un momento di pace e tranquillità nel proprio ambiente. L’animale che ha sviluppato la giusta individualità e costruito un’adeguata relazione con la parte umana comprende che restare solo in casa è un momento di riposo in attesa del ritorno dei suoi proprietari, con i quali avrà modo di svolgere attività piacevoli.
Il galateo del cane in città
Occorre abituare gradatamente il cane alla città, ai suoi rumori, all’aggressione olfattiva pervasiva di fumi e smog. Deve conoscere per prima cosa il suo quartiere e visitarne le aree verdi, poi i suoi simili, ossia gli altri cani adatti alla sua natura e alla sua fisicità. Per esempio, è bene che un cucciolo giochi con altri cuccioli della sua misura o con cani adulti calmi, per evitare che il gioco diventi pericoloso e che si faccia male. Il proprietario non deve mai perderlo d’occhio e deve intervenire prontamente qualora la situazione degeneri. La passeggiata di qualità è alla base della socializzazione in città, sia con le persone che con gli altri animali. Perciò è utile eseguire giochi e abituarlo gradatamente agli stimoli, educandolo attraverso esercizi di controllo base (fermo, seduto, terra, resta). Il proprietario è tenuto a rispettare la legge e, nello specifico il regolamento comunale, abituando il proprio cane alla museruola. Il suo uso è previsto dalla legge in alcune circostanze e un pubblico ufficiale può chiederne l’apposizione nelle aree comuni. Il proprietario deve inoltre raccogliere le deiezioni e rispettare quanti non desiderano un contatto con l’animale.
Il galateo del cane al parco
Quando un cane entra nell’area dedicata, occorre evitare di imporlo a un branco già esistente. Non è importante se l’animale è maschio o femmina, bisogna sempre rispettare chi vive in zona prima del proprio cane. È opportuno che conosca un cane per volta e bisognerebbe prima verificare la disponibilità del conduttore dell’altro cane. Prima di liberare il proprio pet, è utile pulire l’ambiente circostante e controllare che le recinzioni non abbiano varchi. Se ci sono cani mordaci attenderne l’uscita per rispettare il loro diritto di poter fare attività. Bisogna inoltre sempre raccogliere le deiezioni solide e conviene non utilizzare un guinzaglio allungabile, in quanto potrebbe intralciare persone e intrecciarsi con altri cani diventando pericoloso.
Il galateo del cane sui mezzi pubblici
Oltre a tener presenti le disposizioni comunali, in genere pubblicate alla voce “Regolamento tutela animali”, è necessario presentarsi sui mezzi pubblici sempre con guinzaglio, collare e museruola a disposizione da far indossare al cane su richiesta del conduttore o di un pubblico ufficiale. È comunque buona norma, se si utilizzano i mezzi pubblici in orario di punta o quando sono molto affollati, far indossare comunque la museruola al nostro amico a quattro zampre prima di salire sul mezzo stesso. Bisogna portare con sé sempre sacchetti per le deiezioni e un panno per pulire l’eventuale bava del cane dai sedili o dai corrimano del mezzo.
Il galateo del cane nei negozi
Se ben educato, il cane entra nei negozi sotto controllo del proprietario, e dunque sempre al guinzaglio. I comandi di controllo (fermo, seduto, terra, resta) devono essere eseguiti dal cane per permettere al suo conduttore di provvedere agli acquisti senza disturbarlo o importunare altre persone. Occorre prestare attenzione allo scodinzolio della coda sulla merce esposta o alla zampata curiosa su un prodotto esposto a terra, mantenendolo a debita distanza dagli scaffali del cibo destinati al consumo umano, soprattutto nei pressi del banco della frutta e della verdura al supermercato. È richiesta anche un’attenzione particolare nei momenti di entrata e uscita dai negozi, per evitare deiezioni o marcature in prossimità dell’esercizio commerciale.
Il galateo del cane al ristorante
Un cane educato può accompagnare il conduttore al ristorante. Soprattutto se il cane è di grande mole, è opportuno controllare le dimensioni e i flussi della sala prima di sedersi. Al momento della prenotazione conviene domandare se il cane è ammesso senza difficoltà, esplicitandone le dimensioni. È consigliabile preferire tavoli d’angolo, che hanno in genere maggiore spazio, per permettere al cane di accoccolarsi liberamente senza dare fastidio agli altri commensali e al personale di sala. Una volta arrivati, bisogna comandargli la posizione ‘terra’, che il cane deve poter mantenere fino alla fine del pasto. Sarà il suo conduttore a chiedere il permesso agli altri commensali di allontanarsi eventualmente un attimo fuori per consentire al cane una veloce sgranchita. È decisamente sconsigliabile chiedere una ciotola per l’acqua, preoccupandosi piuttosto di dissetare il cane fuori dal locale per evitare spiacevoli inconvenienti, ossia che l’animale possa rovesciare la ciotola sul pavimento o bagnare gli altri commensali. Soddisfacendo i bisogni del cane di passeggiata, pasto bisognini e acqua prima di entrare nel ristorante, si favorirà sicuramente una maggiore tranquillità del cane vicino al tavolo.
Certamente la conoscenza delle leggi che regolano la convivenza tra specie differenti, una buona dose di coccole date al momento giusto, la pulizia, la prevenzione dai parassiti e quella medica, i giochi e l’impegno in attività di qualità che rispettino l’indole del cane consentono di avere un perfetto cane metropolitano, sereno con sé stesso, con il conduttore, con la famiglia e con il resto della società.