Nuovi rincari dei carburanti con il gasolio oltre 1,5 euro al litro. Coldiretti lancia l’allarme per l’effetto sui prezzi dei generi alimentari
In un paese come l’Italia dove l’88 per cento dei trasporti commerciali avviene su gomma l’aumento dei carburanti pesa notevolmente sui costi della logistica e sul prezzo finale di vendita dei prodotti alimentari.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti nel commentare l’aumento dell’11,4% annuo del prezzo del gasolio che ha raggiunto 1,531 euro al litro dopo aver raggiunto a settembre la quotazione mensile massima dal 2015. Un andamento analogo a quello della benzina che ha toccato in modalità self service i 1,652 euro al litro dopo aver raggiunto in media a settembre il record del quadriennio.
“A subire gli effetti del caro benzina sono gli alimentari con ogni pasto che – sottolinea la Coldiretti – percorre in media quasi 2mila chilometri prima di giungere sulle tavole. L’aumento medio dei prezzi alimentari è infatti è risultato superiore del 27% rispetto alla media dell’inflazione pari a 1,5% a settembre secondo l’Istat”.
Si tratta del risultato dell’andamento dei prezzi del petrolio spinti dalle tensioni internazionali a partire dalle difficili relazioni tra Stati Uniti e Iran che rappresenta una minaccia anche per la ripresa della crescita in Italia. Gli effetti dei costi energetici pesano sui conti delle famiglie ma anche delle imprese e rende più onerosa la produzione.
L’aumento della spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’arrivo dell’autunno. Il costo dell’energia si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e distribuzione.
Nelle campagne oltre all’aumento dei costi per il movimento delle macchine come i trattori, il caro petrolio colpisce soprattutto le attività agricole che utilizzano il carburante per il riscaldamento delle serre (fiori, ortaggi e funghi), di locali come le stalle, ma anche per l’essiccazione dei foraggi destinati all’alimentazione degli animali.