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Il 6 ottobre inaugura la XVI edizione di BergamoScienza

BergamoScienza: un'inaugurazione con cinque premi Nobel per la XVIII edizione (3-18 ottobre) e la prima volta di Elizabeth Blackburn

BergamoScienza, festival di divulgazione scientifica, proseguirà fino a domenica 21 ottobre. L’apertura sarà affidata ad ospiti d’eccezione: lo scrittore Ian Russell McEwan, il neuroscienziato Ray Dolan e Jack Horner paleontologo e massimo esperto di dinosauri 

BergamoScienza, festival di divulgazione scientifica, proseguirà fino a domenica 21 ottobre. L’apertura sarà affidata ad ospiti d’eccezione: lo scrittore Ian Russell McEwan, il neuroscienziato Ray Dolan e Jack Horner paleontologo e massimo esperto di dinosauri

Dopo il successo di pubblico della scorsa edizione con 153.141 presenze, il festival di divulgazione scientifica BergamoScienza inaugurerà la sua XVI edizione sabato 6 ottobre e proseguirà, per 16 giornate, fino al 21 ottobre.

Ideata e organizzata dall’Associazione BergamoScienza, la rassegna propone anche quest’anno conferenze, laboratori interattivi, spettacoli, mostre – più di 160 incontri tutti gratuiti – con scienziati di fama internazionale, tra cui il Premio Nobel per la Medicina 2006 Craig Cameron Mello.

Protagonista assoluta la scienza, affrontata come sempre con un linguaggio accessibile a tutti, in tutte le sue diverse componenti: dalla fisica, alla chimica, dalla tecnologia alle neuroscienze, dalla medicina alla biologia, ma anche musica, teatro e letteratura. Grandi scoperte, incontri ed emozioni creeranno un intreccio di sapere e spettacolo per promuovere e diffondere la cultura scientifica in un pubblico ampio.

«Attraverso le attività del festival – dichiara Raffaella Ravasio, nuovo presidente dell’Associazione BergamoScienza – intendiamo trasmettere la consapevolezza di quanto sia importante che il sapere scientifico possa svilupparsi liberamente e le sue applicazioni essere usate per costruire per tutti una vita dignitosa. Il festival è costruito insieme alla città, alle istituzioni e alla gente; in qualche modo, per un paio di settimane, si vibra all’unisono: pubblico adulto, ragazzi, volontari. BergamoScienza esiste solo grazie a chi, istituzioni e soprattutto aziende, ci aiuta materialmente e grazie ai volontari che lavorano per organizzare il festival in modo assolutamente gratuito. La ricompensa è la gioia di fare insieme qualcosa di bello e utile per crescere come persone e come territorio. La cifra di BergamoScienza – conclude Raffaella Ravasio – è il coinvolgimento di tutti e la tensione alla qualità per tutti. Perché la scienza è un gioco molto serio».

A seguire alcuni eventi di spicco. Il programma completo è consultabile sul sito del festival.

Weekend inaugurale

L’apertura della XVI edizione del festival, sabato 6 ottobre alle ore 17 nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Bergamo, sarà affidata a due personaggi d’eccezione: lo scrittore e sceneggiatore inglese Ian Russell McEwan e il neuroscienziato Ray Dolan. McEwan è autore di romanzi di successo nei quali emerge una mirabile capacità di indagare la mente umana. Dolan, graditissimo ritorno al festival, guida il gruppo di ricerca sul rapporto tra cognizione, emozioni e disturbi psichiatrici all’University College di Londra. Insieme saranno protagonisti di Le emozioni tra scienza, cervello e letteratura, un dialogo lungo il confine netto, eppure incredibilmente poroso tra scienza e letteratura.

Jurassic Park e le sue rappresentazioni cinematografiche hanno plasmato il nostro modo di vedere i dinosauri e l’idea che abbiamo sul loro aspetto, sulle loro abitudini e sul loro comportamento. Cosa c’è di esatto e cosa di sbagliato in quella rappresentazione? Ne parlerà domenica 7 ottobre alle ore 16 nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Bergamo in Riscoprire i dinosauri il paleontologo statunitense Jack Horner, uno dei massimi esperti di dinosauri. A Horner è ispirato il personaggio di Alan Grant, paleontologo interpretato da Sam Neil in Jurassic Park di Spielberg, di cui fu anche consulente scientifico. Alla luce delle sue ricerche spiegherà quali fossero gli errori in quel film e come nelle successive versioni, ad esempio in Jurassic World, siano stati corretti e cosa invece di sbagliato è rimasto per soddisfare i criteri di spettacolarità.

Secondo weekend

venerdì 12 ottobre

Paolo Galluzzi, direttore del Museo Galileo di Firenze e membro dell’Accademia Reale delle Scienze di Stoccolma e Socio Nazionale dell’Accademia Nazionale dei Lincei, alle ore 17 nell’Aula Magna dell’Università di Bergamo racconterà un lato inedito di Leonardo da Vinci. In pochi sanno che Da Vinci è stato tra i primi a intuire, sulla base di alcune semplici osservazioni e deduzioni, la lunga storia geologica della Terra, segnata da continue trasformazioni, e a chiedersi se in futuro queste trasformazioni potrebbero creare condizioni incompatibili con la vita degli uomini e degli animali.

Alle ore 21 all’Auditorium di Piazza Libertà nell’incontro La Fisica di Interstellar – La fantascienza secondo un premio Nobel, l’astrofisico e divulgatore scientifico Luca Perri racconterà, con il suo stile sempre ironico e brillante, la storia del fisico teorico Kip Thorne, Premio Nobel per la Fisica 2017. Le teorie di Thorne hanno ispirato il film Interstellar di cui è stato anche consulente scientifico.

sabato 13 ottobre

La Nasa ha lanciato la missione Osiris-Rex con l’obiettivo di prelevare campioni dall’asteroide Bennu e riportarli sulla Terra: una sfida che potrebbe svelarci molte cose sull’origine dell’universo e del nostro sistema solare. Per meglio comprendere la natura degli asteroidi, la loro composizione e la loro storia alle ore 9,30 nell’incontro Dagli asteroidi alla terra, che si terrà nell’Aula Magna dell’Università di Bergamo ascolteremo le ultime notizie sulla missione dalla viva voce dei tre scienziati italiani coinvolti direttamente nel progetto, John Brucato, Elisabetta Dotto e Maurizio Pajola.

Una scienza oltre gli stereotipi è il titolo dell’incontro in programma alle ore 15 al BergamoScienceCenter con Daria Guidetti dell’INAF che affronterà il tema della disparità di genere in ambito STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) e il ruolo socio-culturale degli stereotipi di genere a partire dall’infanzia, sottolineando l’importanza della comunicazione per sfatare alcuni preconcetti tuttora molto diffusi attraverso le storie di donne che si sono distinte nel mondo dell’astronomia.

Ma cosa possiamo davvero sapere sull’universo? Alle ore 15 alla GAMeC l’astrofisico Amedeo Balbi farà luce sui limiti fondamentali alla nostra comprensione del cosmo, come l’esistenza di orizzonti, la presenza di componenti oscure e l’assenza di un quadro fisico affidabile per interpretare il comportamento dell’universo primordiale, riflettendo sulla possibilità di aggirare questi limiti.

Sempre alle ore 15 nell’Aula Magna dell’Università di Bergamo si terrà l’incontro La religione secondo Isaac Newton con Robert Iliffe dell’Università di Oxford che ci guiderà in un viaggio alla scoperta dell’enigmatica figura di un gigante intellettuale quale è stato Isac Newton, un vero genio, autore di opere rivoluzionarie, appassionato cultore di discipline scientifiche diverse, che però nutriva convinzioni religiose che lo mettevano in conflitto con la legge e la società e, che se rivelate, avrebbero minacciato non solo il suo sostentamento, ma anche la sua vita.

L’Intelligenza Artificiale è una delle questioni tecnologiche che nel millennio digitale pone le maggiori sfide e solleva le domande più controverse. L’AI sta infatti già rivoluzionando il modo in cui viviamo, lavoriamo e prendiamo decisioni, ed è ormai ampiamente accettato che nei prossimi decenni questa supererà l’efficienza e la produttività umana mettendo a rischio molti lavori e aprendone di nuovi, oggi sconosciuti. Ne parlerà alle ore 17 nell’Aula Magna dell’Università di Bergamo Alfredo Canziani del New York University Courant Institute on Mathematical Sciences nell’incontro Ridefinire l’insegnamento nell’era dell’Intelligenza Artificiale, soffermandosi sulla necessità di ripensare il nostro sistema educativo per preparare le future generazioni a trarre vantaggio da queste tecnologie e minimizzare i rischi.

domenica 14 ottobre

In campo medico l’utilizzo di tecnologie avanzate, molte delle quali robotiche, consente al chirurgo di lavorare in modo mini-invasivo, preciso e veloce, e di sostituire parti del corpo umano con macchine intelligenti. Ma cosa ci riserva il futuro? Proverà a rispondere a questa domanda, nell’incontro Il futuro della robotica in medicina alle ore 9,30 nell’Aula Magna dell’Università di Bergamo, Alon Wolf, fondatore del Medrobotics Corporation e del Biorobotics and Biomechanics Lab al Technion I.I.T. (Israel Institute of Technology) dove sviluppa robot per scopi medico-chirurgici.

Nell’Aula Magna dell’Università di Bergamo alle ore 11,30 si parlerà di spazio e di rifiuti spaziali nell’incontro Immondizia spaziale. La sfida di uno Spazio pulito con la fisica Luisa Innocenti, a capo del Clean Space Office dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea), che porterà all’attenzione del pubblico l’importanza di preservare la salute dell’ambiente spaziale. È di vitale importanza oggi progettare missioni spaziali a minimo impatto e rimuovere i rifiuti spaziali già abbandonati, che minacciano la possibilità stessa di usare le preziose orbite che circondano il nostro pianeta.

Alle ore 15 alla GAMeC nell’incontro Lo strano mondo dei buchi neri insieme al direttore del Dipartimento di Fisica Teorica del CERN Gian Francesco Giudice, autore del libro Odissea nello Zeptospazio, si andrà alla scoperta dei corpi celesti più misteriosi: i buchi neri, conosciuti dai più perché hanno stimolato racconti e film di fantascienza. Lo studio dei buchi neri, anche grazie alle intuizioni e al prezioso lavoro di Stephen Hawking, apre nuove frontiere del sapere utili a comprendere le leggi fondamentali dell’universo.

La scienza e la cucina sono due mondi sempre più in dialogo tra loro. Tutte le ricette – passate, presenti e future – rispettano gli stessi principi chimici e fisici, e conoscerli oltre che curioso è utile per interpretarle al meglio e per sperimentare nuove varianti. Ne parlerà alle ore 15 nell’Aula Magna dell’Università di Bergamo il chimico e divulgatore scientifico Dario Bressanini nell’incontro La Scienza della carne.

La parte più affascinante delle piante è la metà nascosta alla vista: le radici. Alle ore 17 Malcom Bennett dell’Università di Nottingham, uno dei 100 biologi più citati nel campo della biologia vegetale, guiderà il pubblico in un viaggio alla scoperta dell’Intelligenza delle piante. Attraverso lo studio delle radici con l’ausilio di moderne tecniche di imaging e rendering 3D è emerso come le piante raccolgano informazioni dall’ambiente e attuino strategie che non possiamo che definire intelligenti, come la loro capacità di trovare l’acqua nel terreno circostante anche a distanza.

A BergamoScienza la cultura scientifica si intreccia in perfetta sintonia con altre espressioni del sapere come la musica, lo spettacolo e l’arte creando un’atmosfera unica che rende speciale ogni edizione. Ormai consolidata è la collaborazione con la rassegna Contaminazioni Contemporanee, che propone sempre grandi nomi della musica internazionale. In programma quest’anno alle ore 21 nella Basilica di Santa Maria Maggiore il concerto di Eleni Karaindrou, considerata la più grande compositrice greca, e di Sokratis Sinopoulos, uno dei più importanti suonatori di lira nel panorama internazionale, che saranno accompagnati dalla straordinaria voce di Sotiria Rouvoli. Durante il concerto ad esecuzioni di brani tratti da Medea si alterneranno brani inediti del Sokratis Sinopoulos Quartet ispirati alla musica sacra e profana bizantina.

lunedì 15 ottobre

Il famoso Johns Hopkins di Baltimora è stato il primo centro di ricerca a riaprire lo studio sugli effetti delle sostanze psichedeliche sull’uomo e su un loro possibile ruolo terapeutico, dopo la loro messa al bando negli anni 70. In La scienza delle sostanze psichedeliche in programma alle ore 21 al Centro Congressi Giovanni XXIII, Matthew W. Johnson, della Johns Hopkins University School of Medicine, esperto di sostanze psichedeliche, illustrerà i risultati delle ultime ricerche condotte nell’istituto a scopo medico, che hanno dimostrato la capacità di queste sostanze di incidere in modo significativo sulla dipendenza da tabacco e da altre sostanze e di ridurre lo stato d’ansia e depressione legati ad esempio ad una diagnosi di cancro.

Weekend conclusivo

Il festival si chiuderà domenica 21 ottobre con un ospite d’eccezione. BergamoScienza, che ogni anno annovera tra i suoi ospiti Premi Nobel, per l’edizione 2018 ha scelto di invitare Craig Cameron Mello, professore presso la University of Massachusetts Medical School e Premio Nobel per la Medicina 2006 per aver scoperto il meccanismo RNA interference, capace di silenziare le informazioni contenute in alcuni geni permettendo così di identificarne il ruolo. La scoperta di Mello e la sua applicazione in campo terapeutico hanno rappresentato un cambiamento importante per la storia della ricerca biomedica.

Lo ascolteremo nell’incontro Zittire i geni. Una storia da Nobel che si terrà alle ore 17 al Centro Congressi Giovanni XXIII.

sabato 20 ottobre

Cosa significa realmente che un prodotto agroalimentare è prodotto in modo biologico? Esiste una distinzione tra artificiale e naturale? Quali sono le reali conseguenze dell’uso di erbicidi e disinfestanti? Le tecniche di coltivazione del passato sarebbero in grado di soddisfare il fabbisogno calorico di 8 miliardi di persone? Gli agronomi Alberto Guidorzi e Luigi Mariani alle ore 9,30 al Centro Congressi Giovanni XXIII discuteranno di verità e bugie del mondo della produzione “biologica” nell’incontro BIO o non BIO?

Alle ore 11,30 al Centro Congressi Giovanni XXIII è in programma Bambini geneticamente modificati, un viaggio nel futuro della medicina e delle terapie avanzate insieme a due scienziati italiani, pionieri nel campo della medicina rigenerativa Michele De Luca del Centro di Medicina Rigenerativa Ferrari dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Luigi Naldini, Direttore del San Raffaele Telethon Institute for Gene Therapy (TIGET) all’IRCCS Ospedale San Raffaele. Utilizzare virus disattivati e resi innocui come cavalli di Troia, capaci di inserire in cellule malate gli strumenti necessari a curare il loro DNA difettoso e restituire poi le cellule al paziente per produrre tessuti sani e funzionanti. Sembrava fantascienza ma oggi è una realtà clinica per alcune malattie monogeniche e le sperimentazioni continuano su molte altre patologie.

Alle ore 15 alla GAMeC in Il mistero della massa. Storia di un concetto scientifico il fisico Giulio Peruzzi dell’Università di Padova, partendo dai contributi di Galileo fino ad arrivare alle moderne teorie del ‘900, prima fra tutte la teoria della relatività di Einstein, si addentrerà in uno dei concetti fisici più complessi e sfuggenti: la materia che circonda l’uomo.

La ricerca scientifica per il futuro dell’Europa è un evento in programma alle ore 17 al Centro Congressi Giovanni XXIII per presentare la ricerca di eccellenza di tre giovani scienziati italiani – Davide Crepaldi (SISSA Trieste), Matteo Iannacone (IRCCS Ospedale San Raffaele), Giulia Lanzara (Università di Rome Tre): da avveniristiche tecnologie in grado di mostrarci la dinamica delle cellule nel nostro corpo allo studio della percezione del tempo nel nostro cervello, fino alla messa a punto di super materiali ispirati al mondo naturale. L’incontro sarà anche l’occasione per spiegare l’importanza del ruolo dell’Europa nel sostenere menti che daranno un contributo importante allo sviluppo del nostro continente.

Parole, musica e immagini saranno le protagoniste di Racconto Cosmico. Spazio, materia e gravità nell’evoluzione dell’universo, un viaggio tra scienza e spettacolo nei più affascinanti misteri della fisica contemporanea in programma alle ore 21. Guidati dal carisma di Neri Marcorè, tre scienziati d’eccellenza, Fernando Ferroni, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Antonio Masiero, vicepresidente dell’INFN, e Viviana Fafone, ricercatrice della collaborazione internazionale VIRGO, ripercorreranno l’intera evoluzione dell’universo facendo luce sulla storia e la natura del cosmo. Il dialogo sarà intervallato da letture dell’attrice Maria Giulia Scarcella, dalle animazioni disegnate dal vignettista Luca Ralli e dalle note jazz del pianoforte di Umberto Petrin.

domenica 21 ottobre

Il processo di separazione delle coppie di cromosomi durante la divisione cellulare, detta mitosi, è essenziale per la vita ed è stato uno dei problemi irrisolti più importanti della biologia cellulare degli ultimi 100 anni. Alle ore 11 al Centro Congressi Giovanni XXIII nell’incontro Il segreto della vita. I misteri della duplicazione cellulare il biochimico Kim Ashley Nasmyth, dell’Università di Oxford, illustrerà la sua scoperta del meccanismo di segregazione cromosomica durante la mitosi e delle profonde implicazioni per la nostra comprensione della vita stessa e di molte patologie, come alcune forme di cancro o malattie genetiche.

Cosa accomuna il traffico cittadino e la diffusione delle metastasi in un corpo attaccato dalla malattia? Alle ore 15 al Centro Congressi Giovanni XXIII l’esperta di informatica Stefania Bandini dell’Università degli Studi di Milano e il biologo cellulare Giorgio Scita di IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare) spiegheranno come algoritmi, intelligenza artificiale e tecnologie di imaging possano svelare regolarità e segreti dei fenomeni di spostamento collettivi e di come, comprendendoli, si possa migliorare l’efficienza di questi flussi o al contrario ostacolarli e illustreranno la loro possibile applicazione anche in campo terapeutico.

L’ultimo weekend del festival si colora di musica con il musicista Egberto Gismonti che alle ore 21 si esibirà in un concerto di piano e chitarre portando sul palco del Creberg Teatro la profondità della sua melodia e le sue invenzioni soliste capaci di sorprendere il pubblico dalla prima all’ultima nota. Geniale inventore di un mondo musicale originale con una capacità fuori dal comune di interpretare qualsiasi “idea” associata a qualsiasi strumento e con un’insondabile fantasia musicale in grado di elaborare stili e infiniti organici in un intreccio straordinario di stili musicali.

giovani e scienza: La Scuola in Piazza e i laboratori

Fin dalla sua nascita, BergamoScienza ha avuto come obiettivo prioritario il coinvolgimento delle scuole, per far appassionare i più giovani all’universo scientifico. Moltissimi gli istituti che negli anni hanno partecipato al festival ideando e realizzando laboratori e veri e propri giochi scientifici, capaci di svelare il lato divertente e sorprendente della scienza e far scoprire il valore della collaborazione.

Durante il primo weekend del festival, sabato 6 e domenica 7 ottobre sul Sentierone sarà dato un assaggio dei molti laboratori interattivi che nelle due settimane successive coinvolgeranno i passanti nel centro della città bassa. È il momento della consueta fiera scientifica on the road La Scuola in Piazza che vedrà l’esposizione di stand di ben 42 istituti scolastici ai quali si affiancano, anche quest’anno, quelli delle forze dell’ordine di Guardia di Finanza, Accademia della Guardia di Finanza, Polizia e Carabinieri, lo Stato Maggiore della Difesa che mostreranno a tutti le caratteristiche del loro essenziale lavoro.

Dalle 4 scuole presenti all’edizione del 2005 si è arrivati a 58 nel 2017 e quest’anno il dato sale ancora: 64 scuole di Bergamo e provincia di ogni ordine e grado presenteranno 114 laboratori.

Alcune di queste scuole – l’Istituto Comprensivo Solari di Albino, l’IC Trescore Balneario, l’ISIS Oscar Romero di Albino e l’ITIS Paleocapa – sono già state premiate con somme in denaro per l’originalità e la ricchezza di contenuti dei progetti presentati per la XVI edizione.

arte e scienza

La riflessione fra arte e scienza continua, quest’anno, nell’ambito della mostra Black Hole. Arte e matericità tra Informe e Invisibile promossa dalla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.

Il nuovo progetto di ricerca Meru Art*Science Research Program, realizzato in collaborazione con la Fondazione Meru – Medolago Ruggeri per la ricerca biomedica e BergamoScienza finanzierà per i prossimi anni interventi “site specific” per lo Spazio Zero del museo.

Per questa prima edizione, il programma vede la partecipazione degli artisti Evelina Domnitch e Dmitry Gelfand con un’installazione ambientale capace di declinare sul piano visivo l’interazione di due buchi neri attraverso un cunicolo spazio-temporale.

A corredo della mostra, tre conferenze di approfondimento con l’astrofisico Amedeo Balbi (sabato 13 ottobre); il direttore del Dipartimento di Fisica Teorica del CERN Gian Francesco Giudice (domenica 14 ottobre); e il fisico Giulio Peruzzi (sabato 20 ottobre).

Il programma integrale è disponibile su www.bergamoscienza.it.

La prenotazione non è obbligatoria ma consigliata per garantirsi il posto a sedere.

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