Il Belice a 50 anni dal terremoto: la mostra arriva a Palermo


La Valle del Belice prima e dopo il terremoto del 15 gennaio del 1968, per raccontare, attraverso le immagini, l’impatto che questa tragedia ha avuto in quei luoghi fino ad oggi. La mostra itinerante allestita dall’INGV da domani a Palermo

La Valle del Belice prima e dopo il terremoto del 15 gennaio del 1968, per raccontare, attraverso le immagini, l'impatto che questa tragedia ha avuto in quei luoghi fino ad oggi. La mostra itinerante allestita dall'INGV da domani a Palermo

Domani alla Biblioteca Centrale della Regione Siciliana Alberto Bombace di Palermo arriva la mostra itinerante Paesaggi Sismici – Il Belice a 50 anni dal terremoto, promossa dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in collaborazione con la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana Alberto Bombace, le Università di Palermo e Catania, la Rete Naturale e Museale Belicina e l’Accademia di Belle Arti di Palermo.

Alle 10.00 si terrà il convegno di inaugurazione. Dopo i saluti delle autorità si parlerà della sequenza sismica del 1968 nella Valle del Belice, degli scenari di rischio geologico in Sicilia Occidentale, del ruolo della geochimica nello studio dei terremoti ma anche della risposta del sistema Regionale di Protezione Civile ad un evento sismico. Seguirà la presentazione della mostra con una visita guidata curata dagli autori.

Giovedì 18 ottobre, alle 17.00, sarà inoltre presentato il libro Belice – Il terremoto del 1968, le lotte civili, gli scandali sulla ricostruzione dell’ultima periferia d’Italia della scrittrice Anna Ditta. Alla presentazione interverrà il ricercatore INGV Paolo Madonia.

 “Tra il materiale grafico esposto”, spiega Paolo Madonia, “è possibile osservare alcune foto tratte dal grande archivio del giornale palermitano “L’Ora”, storico quotidiano siciliano che tra il 1900 ed il 1992 è stato osservatore e critico di tutto ciò che accadeva in Sicilia. “Quelle foto”, prosegue il ricercatore, “selezionate in base ai temi che i vari pannelli della mostra trattano, sono il cuore della mostra stessa”.

Molti sono gli Enti che hanno partecipato a questa iniziativa, risultato di una sinergia multidisciplinare.  “La Biblioteca Centrale della Regione Siciliana Alberto Bombace”, prosegue il ricercatore, “ha permesso l’utilizzo del grande archivio fotografico del giornale “L’Ora”, le Università di Palermo e Catania hanno fornito un contributo scientifico di primaria importanza su aspetti che vanno dalla geologia all’urbanistica, passando attraverso gli studi di agronomia e sociologia, mentre il contributo della Rete Naturale e Museale Belicina ha permesso di evidenziare le potenzialità di quel territorio.

Fondamentale poi”, conclude Madonia, “il contributo dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, che ha sviluppato, insieme ad un motivato gruppo di studenti, il progetto grafico e di comunicazione visiva che ha reso questa mostra piacevole da seguire e da guardare”.

L’esposizione aprirà al pubblico il 5 ottobre alle 16.00 e sarà visitabile sino al 25 ottobre, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 18.30. L’ingresso è gratuito.