Analisi Coldiretti in occasione dell’elezione di Giorgio Grenzi alla guida di Federpensionati Coldiretti: in più di 7,5 milioni di case i pensionati contribuiscono ai tre quarti del reddito domestico
Sono oltre 3 milioni le famiglie in cui la pensione di un nonno o di un parente è l’unica fonte di entrate, mentre in più di 7,5 milioni di case i pensionati contribuiscono ai tre quarti del reddito domestico.
E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti su dati Istat in occasione dell’elezione di Giorgio Grenzi alla guida della Federpensionati Coldiretti la più importante associazione pensionati del lavoro autonomo di tutta Europa con oltre 800 mila iscritti, in concomitanza con l’audizione alla Camera del Presidente dell’Inps Tito Boeri.
La presenza di un pensionato in casa – spiega una rilevazione on line di Coldiretti – viene considerata dal 37 per cento degli italiani un fattore determinante per contribuire al reddito domestico, nonostante oltre 7,5 milioni di pensionati italiani prendano meno di 750 euro al mese secondo dati Inps. Anche se poi fra aiuto domestico e sostegno economico diretto il valore del contributo dei nonni si aggira in media sui mille euro al mese, stima la Coldiretti.
“Dobbiamo far emergere con forza il ruolo che come pensionati abbiamo ancora nella società non solo dal punto di vista del welfare economico nei confronti di figli e nipoti ma anche – spiega Grenzi – rispetto alla funzione fondamentale di conservare le tradizioni alimentari e guidare i più giovani a scuola e in casa verso abitudini più salutari basate sui prodotti e sui tempi di quella dieta mediterranea che ha fatto dell’Italia uno dei Paesi con il record di longevità. La nuova agricoltura, che ha saputo conciliare innovazione con la tradizione, non può fare a meno del patrimonio di esperienza degli anziani ma – aggiunge Grenzi – è l’intera società ad avere fame di conoscenza del nostro mondo come conferma il crescente coinvolgimento dei pensionati agricoli nella società civile, dalle scuole agli orti urbani fino ai progetti di agricoltura sociale”.
Grenzi, nato a Nonantola in provincia di Modena il 14 febbraio del 1949, ha svolto la sua attività professionale nella Coldiretti dove ha ricoperto numerosi incarichi a livello locale e nazionale, ma ha maturato esperienze anche nell’Unione europea delle cooperative Uecoop, nei Consorzi Agrari, nelle Bonifiche e in diverse associazioni di produttori. Lo ha eletto la XII Assemblea Generale della Federpensionati, riunita a Palazzo Rospigliosi, a Roma, alla presenza del presidente Confederale della Coldiretti Roberto Moncalvo, del Segretario generale della Coldiretti Enzo Gesmundo e con la partecipazione del capo della polizia Franco Gabrielli.
Insieme al Presidente Giorgio Grenzi è stata eletta anche la nuova giunta nazionale di Federpensionati Coldiretti composta da tre vice presidenti Franca Sertore per la Lombardia, Johann Karl Berger della Sudtiroler Bauerbund di Bolzano e Pietro Fidone della Sicilia insieme ai membri Marino Bianchi del Veneto, Angelo Marseglia della Puglia ed Elvira Leuzzi della Calabria.