A Palermo e Messina la commemorazione di Boris Giuliano, l’investigatore di Polizia ucciso in un agguato di mafia il 21 luglio del 1979 e che oggi avrebbe compiuto 88 anni
Oggi, Boris Giuliano, avrebbe compiuto 88 anni e dopo 39 anni dal suo barbaro omicidio, la Polizia di Stato non dimentica un poliziotto che ha contribuito con la propria vita alla lotta alla mafia. Anche in occasione del suo compleanno è stato ricordato con varie iniziative.
Palermo e Messina, le 2 città siciliane che hanno avuto un legame determinante per la sua formazione professionale e famigliare, hanno organizzato degli eventi per ricordare l’uomo e l’investigatore trucidato in un agguato di mafia, il 21 luglio del 1979.
La questura di Palermo, nell’ambito della XII edizione della “Via dei tesori”, la manifestazione culturale dedicata alla valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e monumentale cittadino, ha deciso di fornire un contributo nel palazzo che ne ospita la sede.
Infatti, nello storico chiostro ottocentesco della Questura, in piazza Vittoria, nello scorso fine settimana è stata riprodotta “la stanza virtuale” in cui, attraverso un’apposita scenografia e con l’allestimento originale, è stata ricreato l’ufficio di Boris Giuliano.
La scrivania dove lavorava, i fascicoli e gli oggetti che gli sono appartenuti durante il suo lavoro di investigatore, hanno preso nuovamente vita insieme alla sua immortale immagine con in braccio il figlio Alessandro bambino, riprodotta in una sagoma di cartone a grandezza naturale che ha completato la suggestiva composizione.
Anche a Messina nell’ambito di una manifestazione chiamata “100 Messinesi per Messina” Boris Giuliano è stato ricordato nel giorno in cui avrebbe compiuto 88 anni. (Video)
Questa mattina, presso il Museo Interdisciplinare Regionale, in viale della Libertà 465 si è tenuta una conferenza per far conoscere, soprattutto agli studenti, alcuni episodi, anche divertenti, della vita professionale e privata dell’investigatore.
Con la città di Messina Giuliano aveva un forte legame perché è qui che ha conseguito la maturità classica, dove si è laureato in giurisprudenza ed è qui che ha conosciuto la moglie.
Nel corso della commemorazione si è avuta anche la testimonianza di Selima, figlia di Boris che, ha partecipato all’evento, con la madre Maria Leotta.
Loro nel 1979 non erano nati quando #BorisGiuliano morì per mano di #CosaNostra” ma ora con l’iniziativa di #legalità delle questure di Palermo e Messina, gli studenti siciliani hanno conosciuto la sua storia e ringraziano il grande investigatore che oggi avrebbe compiuto 88 anni pic.twitter.com/EbC5gSEnjt
— Polizia di Stato (@poliziadistato) October 22, 2018