Il Codacons contro la Festa del cinema di Roma: decine di mail di protesta per la proiezione del film di Michael Moore
La Festa del cinema di Roma finisce nel mirino del Codacons, che sta ricevendo le proteste degli spettatori relative all’organizzazione della kermesse.
“Per assistere al film di Michael Moore con lo stesso regista in carne e ossa seduto in sala il prezzo del biglietto è di 23 euro a persona, quanto il costo di uno spettacolo teatrale, mentre per vedere il film senza la presenza di Moore il costo scende a 12 euro. Ma vale 11 euro la presenza di Moore o si tratta di una forma di speculazione degli organizzatori? E Moore lo sapeva?” si domanda il Codacons.
“Ma non basta: oltre un a totale ignoranza delle mascherine della Festa del cinema che non sapevano quali file in galleria erano riservate agli accrediti e quali ai possessori di biglietti, con un caos di persone che si sedevano e poi dovevano alzarsi per cedere la sedia a chi sosteneva di avere acquistato quella poltrona, la file delle poltrone erano assolutamente impraticabili con una distanza di 20 cm tra la spalliera davanti e il sedile di dietro con tutti i poveri spettatori “arronchiati “ come sardine con le gambe di traverso per poterci entrare” spiega l’associazione.
Su questo il Codacons – visto che la distanza tra le file risponde a criteri di sicurezza in caso di evacuazione – ha invitato la Asl a fare un immediato sopralluogo e verificare che le distanze siano rispettate ed eventualmente bloccare le file che non rispettano la distanza minima sancita dal regolamento regionale.
Ma la massima fonte di protesta pervenuta al Codacons riguarda il solito andazzo romano (al Festival di Venezia i film iniziano esattamente all’ora stabilita anche per consentire al consumatore di poter poi andare ad altra proiezione): mentre Moore si divertiva a fare selfie fuori della sala e gli spettatori sollecitavano l’inizio del film battendo disperatamente le mani, la proiezione è iniziata con 30 minuti di ritardo. “Una vera vergona e mancanza di rispetto per i cittadini puntuali” conclude l’associazione dei consumatori.