Indagine Uecoop: superata quota centomila addetti alla vigilanza. Nel settore della sicurezza privata attive 9.429 imprese in tutta Italia
Hanno superato quota centomila gli occupati nel settore della sicurezza in Italia negli ultimi cinque anni. E’ quanto emerge da uno studio dell’Unione europea delle cooperative Uecoop su dati Registro delle Imprese in relazione alla ricerca del Sole24ore sulla criminalità nel Belpaese con oltre 6.600 reati commessi e denunciati ogni giorno ma in diminuzione del 2,3% su base annua, in linea con le flessioni degli anni precedenti.
“Nonostante il numero complessivo dei reati sia in calo – spiega Gherardo Colombo, Presidente di Uecoop e storico componente del pool Mani Pulite – esiste nell’opinione pubblica una percezione di insicurezza che inevitabilmente porta anche a cercare soluzioni aggiuntive che rafforzino il senso di tranquillità in casa e sul lavoro”.
Fra servizi di vigilanza e investigazione, impianti di allarme e posa di inferriate e porte blindate in Italia ci sono 9.429 imprese, con la maggior concentrazione in Lombardia (1.833), Lazio (1.014), Campania (780), Piemonte (723) ed Emilia Romagna (715).
“Con oltre duecentomila furti in casa ogni anno e 6 italiani su 10 che temono di trovarsi i ladri in salotto – sottolinea Uecoop – la difesa delle abitazioni e dei capannoni e la vigilanza su locali pubblici ed eventi, cantieri e autorimesse coinvolge sempre di più anche il mondo delle cooperative di sicurezza cresciuto dell’11% in cinque anni”.
“I titolari di servizi di vigilanza ed investigazione – conclude Uecoop – sono in prevalenza uomini con le donne che pesano invece per il 7,5% delle imprese mentre il 6% delle realtà è guidata da persone con meno di 35 anni e non mancano neppure gli stranieri con il 3,6% delle aziende”.