Maltempo: nelle città 564 milioni di mq di alberi senza cure


Vittime e feriti dopo l’ondata di maltempo che ha colpito l’Italia. Coldiretti: scarsa cura del verde nelle città, alberi pericolosi per ridotta e improvvisata manutenzione

Vittime e feriti dopo l'ondata di maltempo che ha colpito l'Italia. Coldiretti: scarsa cura del verde nelle città, alberi pericolosi per ridotta e improvvisata manutenzione

Il verde urbano pubblico in Italia è aumentato del 3,7% in un quinquennio ed ha raggiunto nei capoluoghi di provincia oltre 564 milioni di metri quadrati che corrispondono ad una disponibilità media di 31,1 metri quadri per abitante.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat in occasione della forte ondata di maltempo che ha colpito l’Italia provocato vittime anche a causa della caduta di rami e alberi killer favorita dalla ridotta e improvvisata manutenzione.

Nelle città la disponibilità di verde varia dai 40,9 metri quadrati di Padova ai 29 di Bologna di 22 di Torino ai 17,9 di Milano fino ai 13,6 di Napoli ai 6,3 di Genova. Il verde pubblico è giustamente uno dei parametri che vengono utilizzati per valutare la vivibilità di un territorio e l’attenzione di una amministrazione per il benessere dei propri abitanti, ma questa valutazione non può essere disgiunta dalla verifica delle risorse economiche e delle professionalità che vengono investite per la manutenzione e la corretta gestione di queste aree.

Troppo spesso vengono realizzate aree a verde senza una adeguata scelta delle essenze più adatte a quel clima o a quel terreno o a quella posizione, di dimensioni inadeguate o sesti di impianto e distanze dal pronto effetto ma problematiche per la manutenzione.

Altra tematica è quella della difesa fitosanitaria che è aumentata per l’aggressività di tanti patogeni introdotti negli anni da diverse parti del mondo, ma troppo spesso non affrontati adeguatamente, con conseguenze catastrofiche sulla bellezza dei luoghi, ma anche sulla loro sicurezza, con problemi di stabilità degli alberi. In questo contesto particolare attenzione va riposta alle potature e allo sviluppo degli apparati radicali. L’aumento delle aree verdi va accompagnato da una attenta cura che spesso si scontra con i tagli finanziari che molte amministrazioni, in tempi di crisi, sono costrette ad operare sulla gestione del verde pubblico.

Livello del Po salito di 5 metri in 48 ore

Intanto il livello idrometrico del fiume Po è già salito di 5 metri nelle ultime 48 ore per effetto delle intense precipitazioni che hanno accompagnato la nuova ondata di maltempo.

E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti nella mattina del 30 ottobre al Ponte della Becca (Pavia) dove il livello del grande fiume è passato da -2,61 a +2,41 metri sopra lo zero idrometrico.

Lo stato del principale fiume italiano è significativo delle difficoltà in cui si trovano anche altri fiumi e torrenti lungo la Penisola, ma anche i corsi d’acqua minori dove è alto il livello di attenzione nelle campagne lungo gli argini per il rischio di esondazioni e allagamenti.

Piante divelte raccolti perduti, serre distrutte, stalle scoperchiate e animali isolati fanno salire il conto dei danni dell’ondata di maltempo nelle campagne che hanno perso 600 milioni di euro dall’inizio dell’anno secondo la Coldiretti.

Il maltempo si abbatte sull’Italia in un autunno asciutto in cui a settembre sono cadute addirittura il 61% in meno di precipitazioni rispetto alla media storica, con i terreni secchi che amplificano il rischio idrogeologico.

I cambiamenti climatici si abbattono su un territorio già fragile con la presenza in Italia di 7275 comuni complessivamente a rischio frane e alluvioni, il 91,3% del totale, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ispra.

L’andamento anomalo di quest’anno conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo.