L’Autorità anticorruzione: nella distribuzione del gas pochi gestori e rovesciamento delle norme sulla concorrenza. Codacons: “Il monopolio pesa sulle tasche dei consumatori”
La segnalazione dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, conferma in pieno le denunce e gli allarmi lanciati a più riprese dal Codacons: in tema di energia manca in Italia una reale concorrenza tra operatori, e di tale carenza fanno le spese i consumatori finali.
Lo afferma l’associazione dei consumatori commentando i rilievi dell’Anac secondo cui “nella distribuzione gas si riscontra un numero relativamente contenuto di gestori che realizza il servizio per un numero elevato di enti locali” determinando una sorta di dumping con “rovesciamento delle norme sulla concorrenza“.
“Nel nostro paese non si sono mai fatte reali liberalizzazioni e leggi efficaci a tutela della concorrenza in settori chiave come quello dell’energia – spiega il presidente Carlo Rienzi – Si pensa a tutto e al contrario di tutto ma non si pongono mai gli interessi economici degli utenti al centro dell’attenzione. Per rendere davvero competitivo il mercato energetico in Italia e portare ad una riduzione reale delle tariffe è necessario aprire la strada all’ingresso di nuovi gestori anche stranieri. In tal senso ci auguriamo che il Ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, voglia avviare una inchiesta sui gestori del gas nel nostro paese e adottare misure per consentire l’ingresso di società straniere sul mercato italiano” – conclude Rienzi.