Tragedia a Casteldaccia, in provincia di Palermo: due famiglie annegate in un casolare di campagna. Le altre vittime del maltempo nel palermitano e nell’agrigentino
L’ondata di maltempo che ha colpito il Sud Italia tra la notte e le prime ore dell’alba ha provocato al momento almeno 12 vittime.
La situazione più critica è quella che si registra nell’agrigentino e nel palermitano:
A Casteldaccia, in provincia di Palermo, due intere famiglie sono state spazzate via dalla furia del maltempo e dalla piena del fiume Milicia: i sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno recuperato in una casa di campagna i corpi di 9 persone travolte dall’acqua. Si tratta di padre, madre, figli (due bambini di uno e tre anni) e nonni che si erano rifugiati in casa per sfuggire all’esondazione del Milicia. A Palermo, dove si registra anche un’altra vittima a Vicari per l’esondazione del San Leonardo che ha travolto un’auto, sono stati dichiarati due giorni di lutto cittadino.
Nell’agrigentino, a Cammarata i sommozzatori dei Vigili del fuoco hanno lavorato ore per il recupero dei corpi purtroppo senza vita di due persone travolte in auto dalla piena del torrente Saraceno. Le vittime sono un uomo e una donna, di mezza età, originari di Cammarata ma residenti in Germania da anni. I due, da quanto è stato ricostruito, avevano noleggiato l’auto su cui viaggiavano, che è stata ritrovata dentro un torrente, in contrada Sant’Onofrio.
A Montevago, sempre in provincia di Agrigento, nella notte i Vigili del Fuoco hanno tratto in salvo 14 persone che erano rimaste bloccate in una struttura alberghiera a causa dell’esondazione del fiume Belice.
Il premier Giuseppe Conte, che si è recato in Sicilia, ha annunciato su Facebook: “Dopo avere firmato i provvedimenti necessari a gestire l’emergenza maltempo, mi accingo a convocare il Consiglio dei Ministri, la prossima settimana, per deliberare lo stato di emergenza. Con la deliberazione dello stato di emergenza il Governo disporrà lo stanziamento delle prime risorse e adotterà gli interventi necessari a superare l’emergenza”.