Danni maltempo: nell’incontro di oggi al Ministero del Lavoro i Consulenti del Lavoro hanno ribadito la necessità di far slittare il termine delle scadenze fiscali e contributive senza sanzioni
Prorogare le imminenti scadenze fiscali e contributive ed evitare l’applicazione delle sanzioni nei confronti di aziende e professionisti che abbiano effettuato in ritardo gli adempimenti telematici; nonché attivare interventi di integrazione al reddito.
Queste le richieste ribadite oggi pomeriggio dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro nell’incontro presso il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, a seguito degli eventi meteorologici eccezionali dei giorni scorsi, che hanno causato ingenti danni e forti disagi in ampie zone del Paese.
L’interruzione della circolazione stradale, dell’erogazione dell’energia elettrica e delle connessioni informatiche, infatti, ha reso impossibile proseguire normalmente le attività lavorative e far fronte agli obblighi previsti dalla normativa lavoristica e fiscale.
“Gli studi dei Consulenti del Lavoro che operano nei territori colpiti dalle alluvioni – ha dichiarato la Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, Marina Calderone – sono impediti dal poter garantire la consueta assistenza a imprenditori e lavoratori proprio a causa dei notevoli danni alla mobilità e all’agibilità delle loro strutture, provocati dagli eventi meteorologici”.
Oltre a richiedere un provvedimento di moratoria che eviti alle vittime del maltempo di ricevere onerose sanzioni in caso di inadempimento degli obblighi citati, il Consiglio nazionale ha evidenziato al Governo l’urgenza di attivare, in modo diffuso, interventi di integrazione al reddito utili a dare concreto supporto alle imprese colpite dalle calamità naturali.
“Provvedimenti quanto mai opportuni e urgenti – ha commentato la Presidente – per dare il giusto sostegno economico ai dipendenti delle aziende coinvolte, sgravando nel contempo i datori di lavoro da un onere a cui non possono far fronte in questi momenti di difficoltà”.