Sabato 10 novembre sciopero nazionale dei Vigili del fuoco dalle 9:30 alle 13:30 proclamato dal Conapo: i motivi della protesta
La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica comunica che l’Associazione Sindacale CONAPO – Sindacato Autonomo dei Vigili del Fuoco, con nota del 10 ottobre 2018, ha proclamato lo sciopero nazionale della categoria Vigili del Fuoco per il 10 novembre 2018 della durata di 4 ore dalle ore 9,30 alle ore 13,30.
Lo sciopero interesserà tutto il territorio nazionale (ad esclusione delle regioni autonome della Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige ove i Vigili del Fuoco sono organizzati in corpi regionali e provinciali), tutte le sedi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (ivi comprese le sedi aeroportuali) e coinvolgerà tutto il personale dipendente.
Al fine di contemperare l’esercizio del diritto di sciopero con il godimento dei diritti della persona costituzionalmente tutelati ai sensi dell’art.1 della legge 12 giugno 1990, n.146, nel corso dello sciopero saranno assicurati, dalle Amministrazioni pubbliche interessate, adeguati livelli di funzionamento dei servizi pubblici essenziali di cui all’articolo 2 della legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modificazioni ed integrazioni, mediante l’erogazione delle prestazioni indispensabili individuate dai contratti collettivi di lavoro, così come interpretati dalla Commissione di Garanzia ai sensi dell’art. 13 della citata legge n. 146/1990 e successive modificazioni ed integrazioni.
La protesta è stata limitata alle regioni Piemonte, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e nelle Marche solo alle province di Ancona e Pesaro-Urbino e coinvolgerà anche le sedi negli aereoporti. Saranno garantiti comunque tutti servizi essenziali e di soccorso pubblico nel rispetto della normativa di settore.
In seguito alla dichiarazione del consiglio dei ministri relativa allo stato di emergenza nei territori colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici, il sindacato Conapo “per senso di responsabilità e vicinanza alle popolazioni coinvolte” ha revocato l’azione di sciopero nelle regioni Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto. Valle d’Aosta e province autonome di Trento e Bolzano non sono ricomprese nell’azione di sciopero in quanto in tali realtà non è presente il Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Le motivazioni dello sciopero dei Vigili del fuoco
“Una promessa non mantenuta si trasforma poi in una presa in giro e i vigili del fuoco non lo meritano. Dalle bozze della legge di bilancio apprendiamo che non è stato previsto un solo centesimo per l’adeguamento delle retribuzioni dei Vigili del fuoco ai livelli previsti per le forze dell’ordine come promesso nel contratto di governo. Anzi vi è di peggio: secondo le anticipazioni il già enorme divario con le forze dell’ ordine aumenterà poiché nella manovra sono previsti anche 70 milioni aggiuntivi per le forze dell’ordine escludendo il corpo. Una politica di segno opposto al contratto di governo nel segno della continuità con il passato, altro che governo del cambiamento”.
Lo rende noto Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo, il sindacato dei Vigili del fuoco, nell’annunciare che “i Vigili del fuoco di tutta Italia saranno in sciopero sabato 10 novembre dalle 9,30 alle 13,30 per chiedere queste modifiche durante l’iter parlamentare della legge di bilancio”.
Il Conapo lancia un messaggio al premier Conte e ai vicepremier Salvini e Di Maio: “I Vigili del fuoco sabato faranno sciopero garantendo comunque tutti i servizi di soccorso e di emergenza, onorando il giuramento di fedeltà fatto agli italiani. Il governo M5S-Lega è in grado fare altrettanto onorando le promesse fatte ai pompieri in campagna elettorale e nel contratto di governo o intende offenderci ”?.
“Sul potenziamento degli organici mediante l’assunzione straordinaria di ulteriori 1500 Vigili del fuoco il nostro giudizio è positivo sui numeri ma negativo sul fatto che 480 assunzioni riservate alla stabilizzazione di personale volontario saranno effettuate senza limiti di età, potranno essere assunti anche nonni quasi sessantenni. Una misura ereditata dalla precedente legge di bilancio targata PD che contribuirà a alzare ulteriormente l’ età media dei vigili del fuoco già oggi 48 anni, troppo elevata per un corpo di pronto intervento e emergenza. In polizia che hanno lo stesso problema hanno invece abbassato i limiti di età per aumentare l’efficienza operativa”, chiariscono dal Conapo.