Paziente ricoperta da formiche all’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli: il ministro Grillo invia i Nas e chiede spiegazioni a De Luca
Ancora un caso di malasanità in Campania, e anche questa volta sul letto di una paziente si assiste a un’invasione di formiche come già accaduto in passato sempre a Napoli.
Il Ministero della Salute è subito intervenuto e in una nota spiega che “per quanto riguarda il caso di cronaca segnalato dalla stampa con un video in cui si vede una paziente allettata e intubata ricoperta dalle formiche presso l’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, il ministro della Salute, Giulia Grillo, già questa mattina ha interessato il competente NAS dei Carabinieri che ha effettuato un’ispezione per mettere in atto le verifiche e acquisire ogni elemento utile a fare chiarezza sull’episodio”.
“La stanza del reparto di Medicina, al secondo piano della struttura, è stata sigillata, l’area bonificata e i pazienti trasferiti presso altri reparti. Chiederemo al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, un dettagliato piano di interventi affinché episodi simili non si verifichino più”, precisa il ministro Grillo.
Codacons: “Vergogna, presentiamo un esposto”
Sulla vicenda della donna sommersa da formiche nell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, il Codacons presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli chiedendo di indagare tutti i responsabili per omissione di atti d’ufficio e violazione delle norme sanitarie-
“Si tratta di un episodio scandaloso, una vergogna che si ripete dopo il caso dell’ospedale San Paolo del giugno 2017 – spiega il Codacons – E’ indispensabile che la Procura accerti alla radice le responsabilità di quanto accaduto, verificando in primis il ruolo delle istituzioni – dalla Asl alla Regione Campania – della struttura ospedaliera, dei medici operanti al suo interno e di tutto il personale, e se sussistano eventuali omissioni, specie sul fronte della prevenzione, che abbiano concorso a determinare tale episodio che potrebbe realizzare fattispecie penalmente rilevanti”.
Nello specifico chiediamo alla Procura della Repubblica di Napoli di aprire una indagine alla luce dei possibili reati di cui all’art. 328 c.p. reato di rifiuto di atti d’ufficio, omissione, reati di omesso controllo e vigilanza, e reati contro la salute in violazione dell’art. 32 della Costituzione, inosservanze delle norme in materia di sicurezza, e di voler esperire nei confronti di chi sarà ritenuto responsabile l’azione penale – conclude il Codacons.