Il Maggio Fiorentino ricorda il compositore nel 150° anniversario della morte nella chiesa dove giacciono le sue spoglie mortali. Il Coro femminile e il Coro delle voci bianche si esibiscono in alcune delle pagine meno conosciute del pesarese accompagnati al pianoforte da Leonardo Andreotti
Il 13 novembre 1868 Gioachino Rossini si spegneva nella sua villa di Passy e le sue spoglie venivano tumulate nel cimitero parigino di Père-Lachaise. Venti anni dopo, nel 1887, la salma veniva traslata a Firenze, nella Basilica di Santa Croce, dove il compositore riposa oggi. Il 13 novembre 2018 – a 150 anni dalla scomparsa e nel corso di un mese che vede il Maggio Fiorentino ricordare Rossini con oltre quaranta eventi in calendario – il Maggio dà appuntamento al pubblico (ingresso libero, posti limitati) alle ore 16 davanti al monumento funebre del compositore realizzato da Giuseppe Cassioli nel 1900 per un concerto introdotto da una cerimonia commemorativa che vedrà la vicesindaca del Comune di Firenze Cristina Giachi, il sovrintendente del Maggio Cristiano Chiarot e il segretario generale dell’Opera di Santa Croce Giuseppe de Micheli ricordare il Pesarese.
A seguire, il Coro femminile e il Coro delle voci bianche del Maggio Musicale Fiorentino diretti dal maestro Lorenzo Fratini si esibiranno in alcune delle pagine meno conosciute del repertorio rossiniano, accompagnati al pianoforte da Leonardo Andreotti.
Il programma prevede il Coro di Ninfe per coro di voci bianche e pianoforte, La Fede per coro femminile e pianoforte, La Speranza per coro femminile e pianoforte, La Carità per soprano solo, coro femminile e pianoforte. Il soprano è Elena Bazzo.
“Nell’anno in cui si celebrano i 150 anni della morte di Rossini il Maggio non poteva esimersi dal porgergli un omaggio nel luogo in cui riposa – ha detto il sovrintendente Chiarot -. Un concerto gentile e sobrio per ricordare una colonna portante della musica come Gioachino Rossini rispettando il luogo che lo ospita, la monumentale Basilica di Santa Croce. Abbiamo scelto una selezione di brani poco noti, ma non per questo meno densi di suggestioni, per quello che è un gesto piccolo ma mirato a manifestare l’immensa riconoscenza e ammirazione – da parte non solo del nostro teatro – nei confronti di uno dei compositori più grandi della storia, autore di pagine immortali. Per questa ragione ci è parso doveroso dedicare non un solo momento commemorativo, ma un mese intero di programmazione a Rossini, con oltre 40 appuntamenti in calendario”.
(durante l’Omaggio, la Basilica resterà aperta alle visite)