Il vicepremier Matteo Salvini propone la donazione obbligatoria del sangue nelle scuole. Codacons contrario: “Atto aberrante, contrario a qualsiasi principio legale, etico e morale”
“Lavorerò con il ministro dell’Istruzione alla donazione volontaria e obbligatoria del sangue nelle scuole. E’ una contraddizione? Ma se becchi i ragazzi a 18 anni poi te li tieni fino a 40 anni. Da vicepresidente del consiglio farò di tutto perché i ragazzi sappiano. La paura dell’ago fa ridere”. Ad affermarlo è stato il Ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini nel corso di una conferenza stampa al Viminale.
Il Codacons intanto si dice nettamente contrario alla proposta lanciata oggi da Matteo Salvini.
“Imporre per legge la donazione del sangue è un atto aberrante, contrario a qualsiasi principio legale, etico e morale e a rischio ricorso nelle sedi di giustizia – spiega l’associazione dei consumatori –. La donazione del sangue, così come quella degli organi, è un atto di generosità su base volontaria, e in nessun caso lo Stato può mettere le mani sul corpo dei cittadini appropriandosi di qualcosa che non si è deciso in totale autonomia e consapevolezza di concedere”.
“Qualsiasi provvedimento in tal senso, inoltre, darebbe vita ad una valanga di ricorsi da parte delle famiglie e sarebbe facilmente annullabile in tribunale. Di questo passo si arriverà anche ad imporre la donazione di reni o di altri organi nelle scuole?” si domanda l’associazione.
La donazione di sangue in tre punti
Come spiega l’AVIS sul proprio sito ufficiale il sangue è un importantissimo tessuto non riproducibile in laboratorio che può salvare la vita di molte persone. In Italia ogni anno vengono trasfuse oltre 3 milioni di unità di emocomponenti (oltre 8mila al giorno) e più di 800mila kg di plasma sono utilizzati per la produzione di farmaci plasmaderivati. Per diventare donatori occorre avere un’età compresa tra 18 anni e i 60 anni, un peso non inferiore a 50 Kg e godere di buona salute.