Da gennaio ad oggi 478 trombe d’aria in Italia, più del doppio di quelle registrate l’anno scorso secondo un’indagine della Coldiretti su dati ESWD
Dall’inizio dell’anno ad oggi sono state 478 le trombe d’aria in Italia, più del doppio (+121%) di quelle registrate nello stesso periodo dell’anno scorso. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti al su dati ESWD, l’anagrafe europea degli eventi meteo estremi che ha registrato in Italia oltre mille fenomeni nel 2018 fra tornado, bombe d’acqua, tempeste di fulmini, valanghe e bufere di neve.
L’ultima ondata di maltempo conferma dunque anche nella Penisola la tendenza ai cambiamenti climatici che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo. L’eccezionalità degli eventi atmosferici come le trombe d’aria è ormai diventata la norma.
Gli effetti si fanno sentire nelle città e nelle campagne dove nel 2018 si contano fino ad ora – stima la Coldiretti – danni per oltre 1,5 miliardi di euro tra coltivazioni distrutte, alberi sradicati, serre distrutte, edifici scoperchiati, aziende allagate, smottamenti e frane.
L’Italia si collocatra i dieci Paesi più colpiti al mondo per alluvioni, siccità, tempeste, ondate di calore e terremoti che negli ultimi venti anni hanno provocato perdite al Belpaese per 48,8 miliardi di euro secondo dati UNISDR, l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di disastri naturali. Una situazione che conferma l’esigenza per il Paese di porsi in prima fila nelle politiche di contrasto ai cambiamenti climatici che mettono a rischio la sicurezza della popolazione, specie ed ecosistemi, la produzione agricola e le altre attività economiche.