Banche: -28,7% di rapine nei primi nove mesi del 2018


La fotografia del fenomeno delle rapine in banca di Ossif, il Centro di ricerca Abi in materia di sicurezza, e i risultati dell’ultimo Rapporto dell’Osservatorio Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria

La fotografia del fenomeno delle rapine in banca di Ossif, il Centro di ricerca Abi in materia di sicurezza, e i risultati dell’ultimo Rapporto dell’Osservatorio Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria

Si riducono di quasi un terzo le rapine in banca. Nei primi tre trimestri del 2018, infatti, sono stati 134 i colpi compiuti allo sportello, con un calo del 28,7% rispetto ai 188 dello stesso periodo dell’anno precedente. In netta diminuzione anche il cosiddetto indice di rischio – cioè il numero di rapine ogni 100 sportelli – che è passato da 0,9 a 0,7. Sono questi i principali risultati dell’indagine condotta da Ossif, il Centro di ricerca Abi in materia di sicurezza, presentati al convegno “Stati generali della Sicurezza”, l’evento Abi che approfondisce i temi della sicurezza in banca e negli altri settori a rischio rapina.

La mappa delle rapine in banca

Nei primi nove mesi del 2018, le rapine sono diminuite in: Abruzzo (-66,7%, da 6 a 2), Calabria (-50%, da 2 a 1), Emilia Romagna (-50%, da 20 a 10), Lazio (-27,3%, da 22 a 16), Liguria (-50%, da 6 a 3), Lombardia (-52%, da 25 a 12), Marche (-20%, da 5 a 4), Piemonte (-38,9%, da 18 a 11), Puglia (-45,2%, da 31 a 17), Toscana (- 12,5%, da 16 a 14) e Veneto (-28,6%, da 7 a 5). Nessun colpo in banca in Sardegna e Valle d’Aosta. Invariate le rapine in Basilicata (solo una) e in Molise (solo una). Aumenti si sono invece verificati in: Campania (18 rapine da 15), Friuli Venezia Giulia (una rapina da 0) Sicilia (13 rapine da 9), Trentino Alto Adige (1 rapina da 0) e Umbria (4 rapine da 3).

Nel corso dell’incontro sono stati presentati anche i risultati del nono Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria, realizzato da Ossif in collaborazione con il Ministero dell’Interno, e con la partecipazione di Assovalori, Confcommercio – Imprese per l’Italia, Federazione Italiana Tabaccai, Federdistribuzione, Federfarma, Poste Italiane e Unione Petrolifera. Lo studio analizza i colpi messi a segno nel 2017 in banche, uffici postali, tabaccherie, farmacie, esercizi commerciali, locali, esercizi pubblici, imprese della grande distribuzione e distributori di carburanti, mettendo a confronto i diversi settori.

Dall’indagine di quest’anno emerge una riduzione complessiva del fenomeno: in particolare, il calo più evidente viene registrato per i colpi in banca che, nel 2017, si sono ridotti del 31,7%. Seguono quelli negli uffici postali (-29,5%), le rapine in farmacia (-18,6%), in tabaccheria (-11%), nei locali/esercizi pubblici (-7,4%) e quelle negli esercizi commerciali (-6,8%).

Al termine dei lavori del convegno l’Abi e la Prefettura di Roma hanno rinnovato il Protocollo Anticrimine, già operativo su quasi tutto il territorio nazionale, per rafforzare la collaborazione tra banche e Forze dell’ordine, attraverso il dialogo e lo scambio di dati e di informazioni.