Con Malattie reumatiche? No, grazie e #Reumadays 2019 la Società Scientifica vuole informare la popolazione su disturbi gravi, dolorosi ma che possono essere curati
Le malattie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo ogni anno in Italia causano 600.000 ricoveri in strutture sanitarie. Sono patologie gravi e in forte crescita. Infatti, il 32% degli anziani utilizza farmaci antinfiammatori ed antireumatici per la cura, tra gli altri disturbi, di artriti e artrosi. Il 25% assume regolarmente vitamina A e D per contrastare l’osteoporosi.
In totale, sono oltre cinque milioni e mezzo le persone residenti nel nostro Paese, obbligate almeno una volta l’anno a recarsi dal medico, a causa delle malattie reumatiche. E i costi totali per l’assistenza socio-sanitaria ai pazienti ammontano a oltre 4 miliardi l’anno.
Per favorire la conoscenza, la prevenzione e soprattutto incrementare il numero di diagnosi precoci, la Società Italiana di Reumatologia (SIR) lancia due campagne educazionali nazionali. Malattie reumatiche? No, grazie è la nuova iniziativa della Società Scientifica ed è indirizzata agli over 65.
Nelle prossime settimane i reumatologi incontreranno i nonni in 25 centri anziani dove terranno lezioni di prevenzione per evitare lo sviluppo delle malattie e controllarne i sintomi. E dopo il grande successo della prima edizione, ricomincerà il tour itinerante #Reumadays 2019. Nelle piazze di 11 città (Mantova, Ferrara, Roma, Milano, Bari, Catania, Cosenza, Genova, Torino, Trento e Napoli) verranno installati info point, dove gli specialisti della SIR incontreranno i cittadini e distribuiranno materiale informativo. Sarà possibile in ogni tappa ricevere un consulto medico e vi saranno inoltre dimostrazioni pratiche di esami diagnostici.
Entrambi i progetti prevedono un forte coinvolgimento delle associazioni di pazienti che aiuteranno la Società Scientifica nel fornire informazioni utili. Le campagne sono presentate oggi a Rimini in occasione della seconda giornata del 55° congresso nazionale della SIR. Fino a domani, nella città romagnola, si ritrovano oltre 3.000 specialisti per fare il punto su malattie ancora sottovalutate dalla maggioranza degli italiani.
“La prevenzione è il tema al centro del nostro più importante appuntamento scientifico annuale – afferma il prof. Mauro Galeazzi, Presidente Nazionale della SIR -. Si calcola che siano oltre 800mila gli italiani a rischio invalidità per colpa di artrite reumatoide, artrite psoriasica o spondilite. Si tratta di malattie che possono diventare croniche se curate tempestivamente e in modo adeguato. Oggi abbiamo a disposizione nuovi strumenti diagnostici, marcatori biologici specifici e terapie innovative ed efficaci. Possiamo quindi evitare la quasi totalità delle disabilità. Per limitare i danni all’apparato locomotore diventa fondamentale riuscire ad intervenire prima che sia troppo tardi”.
“In tutta Europa le malattie reumatologiche rappresentano la prima causa di dolore e disabilità – sottolinea il prof. Luigi Sinigaglia, Presidente Eletto SIR -. Presentano sintomi precisi che vanno segnalati tempestivamente ad un medico specialista. Spesso questo non avviene e a volte possono trascorrere anche sette anni dalla comparsa dei primi sintomi al momento in cui viene formulata la diagnosi corretta. Aumentare la consapevolezza dei cittadini è il primo passo per ridurre ritardi che possono essere anche fatali”.
“Le cause e i meccanismi dello sviluppo delle malattie reumatiche sono ancora sconosciuti – prosegue il prof. Guido Valesini, Consigliere Nazionale SIR -. Diversi studi scientifici hanno tuttavia dimostrato che le malattie possono essere influenzate da alcuni fattori modificabili come fumo o obesità. Soprattutto tra gli anziani non vi è ancora una corretta cultura della prevenzione e del benessere. Dopo i 65 anni un italiano su dieci è tabagista, il 42% è in sovrappeso e il 15% addirittura obeso. Durante i nostri incontri nelle piazze e nei centri per la terza età ribadiremo anche l’importanza di seguire sempre stili di vita sani ed equilibrati”.
Quelle reumatologiche sono in totale oltre 150 diverse patologie e le più frequenti come artrosi, artriti e osteoporosi colpiscono un italiano su cinque. “Possono insorgere in ogni fascia d’età e, per cause genetiche, le più esposte risultano le donne – sostiene il prof. Luigi Di Matteo, Vicepresidente SIR -. Per questo abbiamo scelto di rivolgerci all’intera popolazione con varie iniziative pubbliche che copriranno buona parte del territorio nazionale. Sarà questa l’occasione del rilanciare il ruolo del reumatologo, all’interno del sistema sanitario nazionale, sia tra i cittadini che le istituzioni locali”. Infine al delicato e sempre più rilevante tema della prevenzione la SIR ha deciso di dedicare il suo Evento Sociale Fuori Congresso del meeting di Rimini. Sono stati esposte le ultime novità emerse dalla ricerca scientifica su ambiente, movimento fisico e alimentazione.
“La dieta gioca un ruolo fondamentale anche in reumatologia – conclude il prof. Galeazzi -. Alcuni costituenti nutrizionali possono svolgere una funzione protettiva contro i principali processi infiammatori che sono alla base di quasi tutte le patologie. Solo il 38% degli italiani è però a conoscenza di come anche a tavola possiamo evitare artriti, gotta o osteoporosi. Durante i nostri tour nella Penisola dedicheremo quindi particolare attenzione alla promozione di un’alimentazione sana ed equilibrata”.